Un uomo solo al comando. Si potrebbe comodamente riassumere in questo modo il GP Algarve, con Pecco Bagnaia artefice di una prestazione-super che lo ha visto conquistare vittoria, giro veloce e leadership dell'intera gara. Un vero e proprio en-plein che, da un lato, ha consentito a Ducati di conquistare il secondo titolo consecutivo Costruttori. Ma che, dall'altro, non cancella i rimpianti per una stagione che sarebbe potuta essere trionfale, con la caduta di Misano ancora fresca nella memoria.

[su_button url="https://www.buymeacoffee.com/livegp" target="blank" style="bubbles" background="#efe02d" color="#120f0f" size="4" center="yes" radius="round"]Apprezzi il lavoro di LiveGP.it? Sentiti libero di offrirci un caffè! ☕[/su_button]

UN PECCO IN VERSIONE "DOMINATORE"

Un week-end semplicemente perfetto, vissuto da autentico dominatore. Con la consapevolezza e la maturità di sentirsi il più forte in pista, nonostante il titolo iridato sia andato nelle mani del suo avversario. Il trionfo portoghese di Bagnaia e della Ducati sottolinea ancora una volta la splendida annata vissuta nel box di Borgo Panigale, anche se nessuno nasconde il rammarico per l'assenza dell'alloro più importante. Complice l'uscita di scena odierna del neo-campione Quartararo, infatti, il piemontese si presenta al via dell'ultimo round di Valencia con 40 punti di distacco dall'uomo di punta Yamaha. Il che significa che, senza il patatrac di due settimane fa a Misano, avremmo potuto assistere ad un finale palpitante.

E invece, Bagnaia si è dovuto "accontentare" di vivere un fine settimana da protagonista a Portimao. Risultando imprendibile sia in qualifica che in gara, dove ha dominato dallo start sino alla bandiera rossa esposta per il crash tra Lecuona e Oliveira. In mezzo una sequenza impressionante di passaggi sotto l'1'40", con il 39.4 che gli è valso anche il giro più veloce in gara. La ciliegina sulla torta di una prestazione semplicemente perfetta: "Abbiamo vissuto un grande week-end - sottolinea il ducatista a fine gara - penso forse il migliore della stagione. Mi sono molto divertito e credo tutto sia andato nel migliore dei modi. Alla fine ero un po' spaventato per l'esposizione della bandiera rossa, ma per fortuna abbiamo saputo che l'incidente non è stato grave. E' una grande gioia aver contribuito a regalare questo titolo a Ducati, anche se ci rimane un po' di amaro in bocca per il Mondiale Piloti".

UNO SGUARDO VERSO IL 2022

Già, e come potergli dare torto? Ducati si è confermata competitiva su buona parte delle piste, con Bagnaia che sembra aver fatto quel definitivo salto di qualità che gli consente di essere definito un top rider. Eppure, il titolo piloti è sfuggito un'altra volta. Merito soprattutto di Fabio Quartararo e della sua stagione straordinaria, anche se dalle parti di Borgo Panigale ormai sembra mancare soltanto il piatto forte. Quello che si augurano di poter celebrare il prossimo anno, magari proprio in compagnia anche di quel "27" australiano presente nei box di Portimao...

Marco Privitera