I PANNI SPORCHI... andrebbero lavati in casa. Almeno questo è il consiglio del vecchio adagio. In un mondiale oramai finito e privo di punti di interesse, il gossip vende di più che i risultati sportivi (con buona pace del pensiero di Crutchlow). Parliamo dei fatti: in un’intervista, Andrea Dovizioso ha dichiarato di non voler commentare la situazione attuale del compagno di squadra Jorge Lorenzo, andando poi ad aggiungere che trova strano che determinate situazioni accadano sempre in Ducati e sempre con alcuni piloti. Lorenzo non ha preso a bene la situazione e sul suo account Twitter si è lasciato andare ad un sibillino “Grazie Dovi, sei un vero gentiluomo”, taggando il collega e continuando questo discorso con i suoi fan sempre sul suo account. 

E I CONTRATTI? Bisogna capire da che parte stare, ma non per quanto riguarda il Dovizioso o il Lorenzo della situazione. Ci lamentiamo che il Mondiale MotoGP sia diventato poco “vero”, con piloti plastificati che pensano solo alla durata della loro gomma e ad essere sorridenti in sala stampa, e poi ci scandalizziamo se volano stracci sui social network, che sono il “Paddock allargato” del nostro secolo. Fatto sta che nei contratti firmati dai piloti ad inizio stagione ci sono anche regole su cosa si può e cosa non si può dichiarare alla stampa, e ancor di più i team manager dovrebbero tenere sotto controllo eventuali commenti dei propri piloti. Sembra quasi evidente che pur di fare notizia è meglio avere qualche cosa di cui parlare piuttosto che il nulla assoluto, ma poi chi ci rimette in credibilità? 

Alex Dibisceglia