LARGO AI GIOVANI. La MotoGP si sta rifacendo il trucco, cambiando gli attori principali ed andando ad abbassare l’età media dei piloti. Sono finiti i tempi in cui ci volevano sei o sette anni per giungere nella top class: ad aprire questo filone fu Jack Miller con il suo salto carpiato dalla Moto3 alla MotoGP. Si è però visto che la differenza tra le due classi è troppo elevata, ed un anno di permanenza nella Moto2 è necessario: è bastato questo a Suzuki per considerare maturo il tempo di Joan Mir. Il ventenne spagnolo vestirà quindi i colori della casa di Hamamatsu per il prossimo biennio, andando ad affiancare Rins ed a sostituire Iannone, che passa, come già detto, in pianta stabile al team Aprilia Gresini.

LE JEUX SONT FAIT. Andando a rivedere la griglia attualmente confermata per il prossimo anno, si può capire che gran parte dei giochi sono fatti. Oltre al dream team Honda (Lorenzo-Marquez) e alla coppia riconfermata in Yamaha (Rossi -Viñales), abbiamo in Ducati Dovizioso-Petrucci, in Suzuki Rins-Mir, in Aprilia Aleix Espargarò-Iannone ed in KTM Pol Espargarò-Zarco. Le cinque case coinvolte hanno sistemato le loro selle ufficiali, mancano solamente i team satellite.

INIZIA LA DANZA IN SUPERBIKE. Adesso che l’ipotesi Rea-HRC è sfumata, inizia la danza delle firme anche nelle derivate di serie. Ha aperto ovviamente il campione in carica con il rinnovo biennale in Kawasaki ed a breve dovrebbe giungere anche la conferma dello scambio Sykes-VD Mark tra la marca di Akashi e la Yamaha, aiutato sicuramente dal contatto poco gentile avvenuto in Gara2 a Brno. Il prossimo a dover riflettere è Chaz Davies, che sta valutando se firmare per un anno solo per saggiare le potenzialità del V4 di Ducati. A breve ulteriori aggiornamenti.

Alex Dibisceglia