Delusione, amarezza e dolore. Le qualifiche di Bagnaia a Portimão si possono sintetizzare con questi tre termini, decisamente adatti a descrivere uno scenario mondiale quasi compromesso. Domani mattina il torinese si sottoporrà ad un ulteriore controllo medico per capire se possa correre o meno il GP del Portogallo dopo la rovinosa caduta occorsa nella Q1. Il disastroso esito del sabato portoghese si potrebbe dunque interpretare come la fine dei sogni iridati del Ducatista o c'è ancora speranza?

GOMME SLICK SCELTA RISCHIOSA, GARA IN FORSE

Tutto parte dal primo turno di qualifica, quando Ducati e Bagnaia decidono di montare la gomma slick per andare alla conquista della Q2. La stessa scelta è presa qualche minuto prima da Taka Nakagami e Remy Gardner: il primo rientra ai box dopo un giro mentre il secondo cade alla curva Jones (9). In baso a ciò si capisce che la gomma d'asciutto non vada bene per quelle condizioni ma, nonostante i segnali, Bagnaia decide di provarci.

Dopo aver percorso un giro con gomme da bagnato il Ducatista rientra ai box per poi iniziare il secondo stint con pneumatici slick morbidi. Completato il giro di uscita Bagnaia si lancia, arriva alla prima curva, perde aderenza al posteriore per via della combinazione umidità-gomme non in temperatura e finisce violentemente a terra.

Soccorso dai commissari, Bagnaia si dimostra dolorante e si siede all'esterno del circuito prima di fare visita al centro medico e poi all'ospedale di Portimão. La TAC effettuata oggi pomeriggio non ha evidenziato fratture ma per sicurezza il pupillo di Ducati Corse dovrà sottoporsi ad un ulteriore esame nella mattinata di domani.

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LA CACCIA AL TITOLO PER BAGNAIA SEMBRA UNA CHIMERA

Sportivamente parlando sembra che la stagione di Bagnaia non possa decollare. Dopo le difficoltà vissute nelle prime tre gare della stagione il risultato di Austin sembrava dare ossigeno e carica al torinese. Tuttavia, l'episodio odierno frena ancora una volta la rincorsa al primo posto nel Mondiale. La stagione è lunga e ventuno appuntamenti danno la possibilità di avere tempo per recuperare, soprattutto in un campionato senza padroni. Ciò nonostante ora come ora è davvero possibile includere Bagnaia tra i pretendenti al titolo?

Probabilmente la risposta arriverà domani: se l'iridato Moto2 2018 dovesse correre allora dovrà partire dall'ultima posizione. Dopodiché dovrà rimontare e sperare in qualche colpo di fortuna, il tutto con un fisico non al 100%. Questo è certamente uno dei peggiori scenari nel quale trovarsi all'inizio della stagione europea, fase che per Ducati e Bagnaia si doveva tradurre nel momento ideale per ricostruire un campionato iniziato male e, per ora, continuato peggio.

La decisione di domani mattina - che speriamo sia positiva - e l'esito del Gran Premio diventeranno i giusti strumenti per capire se e come il numero 63 di Ducati Corse possa ancora ambire al primato mondiale, attualmente distante di ben trentotto punti.

Matteo Pittaccio Leggi anche: MOTOGP | GP PORTOGALLO, QUALIFICHE: LA CRONACA LIVE