Il circuito ormai lo conoscono tutti, diventato anche celebre per la famosa “torre” altissima che sovrasta la vallata in cui sorge l’impianto. Ci troviamo ovviamente a Austin, in Texas, ed anche stavolta sul progetto c’è la firma di Hermann Tilke. Rappresenta il terzo autodromo della storia del motociclismo situato in America, dopo quelli di Laguna Seca e Indianapolis. Misura 5512 metri, spalmati su 20 curve, di cui 11 a sinistra e 9 a destra, che come novità in questa stagione i piloti dovranno moltiplicare per 21 giri anziché 20. Il rettilineo più lungo è di 1.2km, ed il tutto si percorre in senso antiorario.

Correre qui è veramente tosto per i piloti, alle prese con un tracciato “violento” caratterizzato da pendenze diverse, staccate assurde (specie in curva 1 e alla 12) e fortissime accelerazioni. Come se non bastasse si corre con un clima sempre “torrido”, ma dal Texas in questo periodo non ci si aspetta nulla di diverso. Si tratta della classica pista definita “stop & go”, ovvero poco scorrevole che costringe i centauri a delle continue “ripartenze” per uscir via dalle curve lente a gomito.

Per il resto, non stiamo neanche a raccontarvelo chi può essere il favorito. Si corre infatti a Austin da 5 anni, e non c’è praticamente mai stata una sessione di qualifica o una gara non monopolizzata da Marc Marquez. Il “cabroncito” qui vola, in sella ad una Honda che di DNA ha sempre ben digerito posti simili. Più che di “probabile vincitore” in poche parole, in Texas dovremmo piuttosto discutere dell’idea di intitolare direttamente il circuito al numero 93. Pensiamo sia giusto così. Ovviamente i colleghi ce la metteranno tutta per contrastare il dominio del campione del mondo (Rossi in primis per vendicarsi dell’ultima gara), ma la verità è che sarà veramente difficile vedere uno spettacolo diverso dai pronostici.

Altro fattore importante per questo weekend è ovviamente rappresentato dalle gomme. Michelin qui si ritrova alle prese con tutto quello che può creare difficolta ad uno pneumatico: forti cambi di pendenza, asfalto irregolare, staccate furibonde, riaccelerazioni con anti-spin a palla, altissime velocità, caldo e chi più ne ha più ne metta. Per correre ai ripari, il fornitore unico di pneumatici si presenterà con la solita tripletta formata da soft, medium e hard, ma con carcassa asimmetrica sul posteriore, con spalla destra rinforzata per pareggiare le differenze causate dalle irregolarità e aumentare il grip.

Passando ai piloti, nelle ore precedenti ha avuto luogo quella che forse era la press conference più attesa delle ultime gare, a causa ovviamente del contatto a Termas De Rio Hondo tra Marquez e Rossi. Come nelle migliori telenovele però, i due non hanno preso parte alle interviste di rito, scegliendo di parlare poi in un secondo momento in conferenze separate. Alla “consueta” conferenza intanto, hanno preso parte i tre piloti saliti sul podio nel Gran Premio d'Argentina, Cal Crutchlow, Johann Zarco e Alex Rins, ai quali si sono aggiunti Jack Miller, Maverick Vinales e Andrea Dovizioso.

Si comincia da Andrea Dovizioso: "Il sesto posto non è un buon risultato, ma in Argentina siamo stati comunque fortunati perché non eravamo molto veloci. Miller ha dimostrato che era possibile essere più veloci con una Ducati, quindi dobbiamo migliorare. Bisogna mantenere la calma e la concentrazione. Questa stagione credo possa essere diversa rispetto all'anno scorso, ci sono tanti piloti competitivi. Austin è una pista particolare, potrà succedere di tutto. Il podio? L'anno scorso abbiamo faticato, ma chissà questa volta. Riguardo invece la prossima safety commission, credo ci sarà tanto di cui parlare per capire se è il caso di cambiare qualche regola. Le ruggini tra Rossi e Marquez condizionano tutti".

Cal Crutchlow invece commenta: "Il mio team ha lavorato benissimo, è un onore per noi avere questi risultati, sono molto felice. Magari sarò decimo a fine stagione, ma per adesso abbiamo fatto un buon lavoro. Non vedo l'ora di correre ad Austin. Le mie aspettative? Cambiano di curva in curva, i programmi cambiano di continuo, anche in base allo sviluppo della moto. Per essere costante però, devi impegnarti sempre allo stesso livello. Se poi inizi a salire sempre sul podio, allora gli obiettivi diventano altri...Il mio team lavora molto bene, forse anche meglio del team ufficiale, Lucio fa un lavoro straordinario, non ci manca nulla. Sfruttiamo al meglio il materiale che ci fornisce la Honda. La differenza con il team ufficiale? Sono le risorse, è evidente. Però è bello per noi sapere di essere comunque competitivi. Miller è stato coraggioso in Argentina, ma non è stato sufficientemente premiato per quello che ha fatto in qualifica. Saremmo dovuti partire in pit lane, ma è difficile dire quale sarebbe stata la soluzione migliore in quella partenza. Certo è che alla fine Jack è stato penalizzato".

Lanciato dalle ultime parole di Crutchlow, Jack Miller commenta: "Sono soddisfatto dalla gara in Argentina, ho avuto tanta pressione sulle spalle, soprattutto dopo quella partenza anomala. Ma è andata meglio rispetto al Qatar. La gara è stata un po' da esaurimento nervoso, c'è stata tanta confusione con Marquez. Mi sarei preso a calci per l'errore che ho commesso nel finale, ma sono contento di essere rimasto nelle prime posizioni. Abbiamo avuto fortuna, altre volte ho corso rischi importanti senza avere la stessa fortuna. Quest'anno però ho una moto competitiva e non si può sottovalutare nessun pilota. Bisogna controllare meglio le lotte in pista, siamo qui per gareggiare, ma la lotta va fatta in pista, non sui giornali. Non è bello manipolare la realtà da parte di alcuni giornalisti, e allo stesso modo alcuni piloti devono stare attenti nel rilasciare alcune dichiarazioni. Si sta sviluppando una situazione strana con tante persone che prendono posizioni diverse. Voglio ricordare la situazione che si verificò tra Simoncelli e Pedrosa. La vita è breve, e noi rischiamo la vita ogni giorno in pista, non ha senso prendere la posizione di uno o di un altro per alimentare la tensione".

Parola poi a Johann Zarco: "Voglio continuare a sognare, quindi proverò a lottare anche qui ad Austin per il podio. Ho un anno di esperienza in più in MotoGP, ma Austin è un circuito complicato, c'è un primo settore con tanti cambi di direzione, staccate dure, curve molto veloci nell'ultimo settore... Sarà fondamentale trovare le giuste soluzioni con i tecnici, bisogna trovare la strada giusta su cui lavorare. Non mi pongo obiettivi, ma devo sempre scendere in pista con l'idea di vincere. L'anno scorso ho chiuso la stagione in crescendo, al momento sto mantenendo questo passo, quindi sono perfettamente in linea con le mie aspettative. Mantenendo questa mentalità fino alla fine della stagione, potrei avere una bella sorpresa a fine anno. Qual è stata la penalità per Rossi quando diede un calcio a Marquez? L'ultimo posto a Valencia, ma era scontato che sarebbe finita al quarto posto. E' una questione tra due piloti, devono trovare una soluzione tra di loro. Bisogna cercare di tenere la situazione sotto controllo, nella race direction ci sono delle brave persone che fanno un gran lavoro, poi dipende anche da noi quando corriamo in pista, dobbiamo essere bravi anche noi a mantenere le condizioni di sicurezza".

Maverick Vinales, protagonista di un weekend deludente in Argentina commenta: "Abbiamo portato a casa un discreto bottino di punti in queste prime gare, ma cercheremo sicuramente di fare meglio ad Austin. Mi sento ottimista e non vedo l'ora di partire. Ancora non siamo al massimo, non ho trovato un feeling ideale con la moto, ma dobbiamo tenere alta la motivazione, per questo adesso non vedo l'ora di spingere ad ogni curva. Ogni pilota ha le proprie idee sul concetto di limite, sarà importante incontrarsi in safety commission per parlarne insieme. Bisogna capire qual è il limite in MotoGP, per capire fino a dove si possono spingere i piloti"

Chiude le interviste Alex Rins: "Stiamo facendo un bel lavoro, la moto mi dà belle sensazioni, in Argentina abbiamo fatto un weekend perfetto. La moto è migliorata tantissimo rispetto al 2017, quindi siamo sulla strada giusta. Sono molto contento di correre qui, ho dei bellissimi ricordi su questa pista. Dobbiamo cercare di mantenerci su questo livello, lavorando sodo per goderci al meglio la gara".

Di seguito invece, le dichiarazioni rilasciate singolarmente da Marc Marquez e Valentino Rossi:

Marc Marquez

"Rispetto le opinioni di tutti, ma mantengo il mio stile di guida: E importante imparare in pista e cercare di non ripetere gli stessi errori. Vedremo come andrà questo weekend, io ho fatto la mia parte, in Argentina ho fatto ciò che credevo giusto, sono anche andato a chiedere scusa a Valentino, quindi per me non c'è nessun problema. Austin è una pista che mi piace, ma la cosa più importante è che mi sento bene quest'anno con la moto, darò il 100% già a partire dalle Libere, e proverò a vincere come l'anno scorso. Mi sento a mio agio, e anche se ogni anno la situazione cambia, proverò a essere davanti. Nell'ultima settimana ho fatto tantissime cose, ho girato un po', ho coltivato le mie passioni come il cross, e non vedo l'ora di iniziare questo weekend. Abbiamo cercato di sistemare qualche problema, soprattutto in merito alla partenza a Termas De Rio Hondo. Quando si è fermato il motore sulla griglia, mi sono reso conto che sarei dovuto uscire per poter ripartire. Io ho provato ad alzare la mano, ma nessuno si avvicinava e così ho cercato di far ripartire il motore e sono tornato al mio posto, creando forse un po di confusione. Ovviamente non voglio che questa situazione si ripeta, ma adesso so cosa fare. Sono successe tante cose poi in gara, tante da cui abbiamo imparato. Non ho nessun rancore verso Valentino, gli ho subito chiesto scusa e non avrei nessun problema a parlare con lui. So che tante persone parlano di questa cosa, in molti giudicano, con opinioni diverse e rispettabili, ma io adesso sono concentrato solo su questo GP. Valentino Rossi ha paura di guidare con me? Io non ho mai avuto paura in moto. La gente mi critica sia quando faccio le cose bene, sia quando le faccio male, ma ad ogni modo, per gli errori che ho fatto chiedo scusa. Tutti sbagliamo. E poi siamo in MotoGP, dove tutti cerchiamo il limite".

Valentino Rossi

"Quello che Marc ha fatto in Argentina è senza senso. Confermo tutto quello che ho detto e non ho nulla da aggiungere. Per ora con lui preferisco non fare confronti e non parlarci proprio. Magari in futuro. Se Uccio ha fatto irritare davvero Yamaha cacciando via Marquez in Argentino? Smentisco categoricamente, non si è irritato assolutamente nessuno. E' tutto inventato da un giornalista che si diverte a inventare notizie, forse perché ha avuto uno screzio con mio padre. Ora però basta pensarci, perchè dobbiamo pensare alla gara di Austin. Quello che dovevo dire l'ho già detto in Argentina, sarebbe una perdita di tempo parlare ancora di quello. Il mio pensiero è sempre lo stesso, ma lo stato d'animo è buono. Ora Ezpeleta vuole parlarci, ma immagino gia cosa ci dirà. In questi giorni mi sono sentito dire che è stato un po alla Senna-Prost, ma io rispondo dicendo che la differenza è che loro si giocavano il Mondiale. Noi in Argentina non ci stavamo giocando niente perchè per come andavo io rispetto a lui mi avrebbe sorpassato la curva dopo. Però davvero, chiudiamo questo "caso" e pensiamo solo a Austin".

Immaginando che non serva darvi un motivo per non perdere questo appuntamento, vi lasciamo agli orari del weekend:

Venerdì 20 aprile

16.55: Prove libere 1

21.05: Prove libere 2

Sabato 21 aprile

15.55: Prove libere 3

20.30: Prove libere 4

21.10: Qualifiche

Domenica 22 aprile

15.40: Warm Up Moto3, Moto2 e MotoGP

21.00: Gara (commento in diretta dalle 20.50 su Radio LiveGP e cronaca web su www.livegp.it)

  

Daniel Limardi