Dopo il warm up della mattina, caratterizzato da condizioni incerte e un asfalto difficile da interpretare, la gara di Moto3 di questa domenica è stata asciutta e i piloti ci hanno regalato una bagarre da brividi dal primo all'ultimo giro.

Pecco Bagnaia, che scattava dalla prima casella della griglia, ha fatto un'ottima partenza anche se alla prima curva in testa si è portato Enea Bastianini; da quel momento non c'è stato un minuto di respiro sul tracciato di Silverstone, grazie a sorpassi al limite e lotte serrate. Brad Binder, il leader del Mondiale, ha ripreso i due italiani di testa ma non è riuscito a scappare. In bagarre si sono fatti vedere anche Joan Mir e Gabriel Rodrigo.

Nelle retrovie la situazione non è stata meno interessante grazie a rimonte importanti come quella di Jorge Navarro, Fabio DiGiannantonio e soprattutto Stefano Manzi, che sul tracciato inglese ha guidato al meglio la sua Mahindra. 

Dopo 8 dei 17 giri della gara il gruppo di testa era composto da 13 piloti, tra i quali sette italiani; Manzi si è reso protagonista di sorpassi al cardiopalmo, difficili da vedere da piloti così giovani, ma nessuno dei protagonisti ha mai mollato senza lottare. In prima posizione Binder e Bagnaia si sono scambiati la posizione ad ogni curva, con Bastianini e Navarro pronti ad ostacolarli ogni volta che vedevano un varco.

A due giri dalla fine Navarro in bagarre con Manzi ha toccato la ruota del rivale perdendo aderenza e finendo fuori pista assieme a Andrea Migno: nessuna conseguenza per i due piloti, ma questo è stato un duro colpo per lo spagnolo che adesso vede il suo distacco da Binder aumentato a 86 punti, difficilmente recuperabili nelle 6 gare che rimangono.

L'ultimo passaggio ha visto Binder girare in prima posizione, con Bagnaia che è riuscito a superare nei nella curva finale Bendsneyder e a chiudere in seconda piazza. Ottima la prestazione degli altri italiani: infatti, dalla quarta all'ottava posizione troviamo rispettivamente Manzi, Bulega, DiGiannantonio, Antonelli e Bastianini, confermando ancora una volta il talento dei piloti tricolori.

 

Alice Lettieri