La gara. Partenza perfetta di Martin che si porta subito in testa seguito dal giappo-riccionese Suzuki (Team SIC58 Squadra Corse); Bastianini invece non ha uno scatto felice e viene risucchiato dal gruppo. Errori per Dalla Porta e Di Giannantonio che vanno nel ghiaione ma riescono comunque a rientrare, pur in fondo al gruppo, e costretti ad una difficilissima rimonta.

Martin e Suzuki provano a scappare via  approfittando delle varie staccate che si tirano, e nell’arco di pochi giri riescono a guadagnare un vantaggio di 3”. Suzuki tiene bene la scia di Martin che guadagna qualcosina in alcune curve, ma il pilota del team di Paolo Simoncelli è bravissimo a tenere il passo dello spagnolo di Gresini.

Martin e Suzuki sono gli unici ad avere le hard contro le medie del gruppone, ed in effetti dopo aver messo in saccoccia 3”, cominciano a girare leggermente più lenti del gruppo di inseguitori capitanato da un grande Enea Bastianini.

Sembra andare tutto per il verso giusto per Martin e Suzuki quando invece arriva il colpo di scena che non ti aspetti. Alla curva 9, in salita, Martin cade lasciano la testa della gara a Suzuki che così si trova per la prima volta in carriera in testa ad una gara mondiale.  A quel punto però il distacco si era ormai azzerato, tanto che Suzuki viene letteralmente risucchiato dagli inseguitori e si ritrova in mezzo ad un gruppo piuttosto consistente.

Di contro, invece, la rimonta di Di Giannantonio è più complicata del previsto ed il pilota romano recupera solo poche posizioni dal fondo della classifica. Dalla P27 risale solo alla P20, quando nel gruppo di testa cominciano a cadere piloti a grappoli.

Prima salta via Sasaki che chiudeva il lungo serpentone del gruppo di testa formato da ben 11 piloti: Bastianini, Canet, Masia, Migno, Rodrigo, Arenas, Bezzecchi, Suzuki, McPhee, un redivivo Bulega, ed appunto Masaki. Via Masaki, restano in 10 a giocarsi la vittoria. Le KTM letteralmente volano sul rettilineo principale e quasi sempre si ritrovano in testa al gruppo con ogni volta piloti diversi a prendersi la testa. 

Intanto Kornfeil ed altri piloti vengono penalizzati per aver oltrepassato i limiti della pista in curva 1-2. Anche in testa sfruttano tutto il possibile di quello che la pista offre per recuperare più velocità possibile. La leadership della gara continua sempre a cambiare con Bastianini che si rimette davanti tirandosi dietro Canet e Masia con Bezzecchi e Migno a seguirli. I giochi delle scie sul rettilineo aiutano chi è dietro a riportarsi davanti. Bulega su tutti sembra davvero ritrovato mentre Foggia è più indietro e Di Giannantonio è dietro al conterraneo del team Sky.

In curva 4 succede il finimondo: Arenas tampona Canet che a sua volta prende Bulega ed i tre finiscono fuori. Canet viene portato via in barella mentre Bulega, imbufalito con Arenas, torna a piedi verso i box. Peccato per Bulega perché stava facendo una gran gara ed era anche in testa.

Si screma il gruppo di testa che conta di 7 piloti: Bastianini, Masia, Migno, Bezzecchi, Rodrigo, McPhee, Suzuki con ancora i giochi delle scie ad aiutare le KTM ad andare davanti. Altro contatto alla staccata di curva 1 e finiscono fuori Migno e Masia, con quest'ultimo che sbaglia la staccata, si appoggia a McPhee e centra l’incolpevole Migno. Peccato anche per l'italiano perché anche lui, come Bulega, stava facendo una grandissima gara.

2 piloti out, con il gruppo di testa che si restringe a 5 piloti con Bastianini e Bezzecchi a rappresentare l’Italia. In tutto questo tourbillon di cadute Di Giannantonio recupera fino ad arrivare in top 10.

Grazie ad un lampo di genio, Bastianini si porta in testa alla gara e ci rimane fino alla bandiera a scacchi senza farsi riprendere, trionfando dopo aver centrato la pole ieri. Bezzecchi brucia Rodgrigo per 3 millesimi, prendendosi la seconda posizione davanti all’argentino, con McPhee quarto, Suzuki quinto, Lopez 6°, 7° Toba, 8° Di Giannantonio, 9° Foggia e 10° Fernandez.

Vittoria importantissima per Bastianini (condedica a Bryan Toccaceli ed Andreas Lopez) ma ancor più importante è la P2 di Bezzecchi che gli permette di restare primo in campionato, davanti a Di Giannantonio e Martin. Ultima nota statistica: quello di Rodrigo è il primo podio di un pilota argentino in Moto3.

Classifica gara 

1. Enea Bastianini

2. Marco Bezzecchi

3. Gabriel Rodrigo

4. John McPhee

5. Tatsuki Suzuki

6. Alonso Lopez

7. Kaito Toba

8. Fabio Di Giannantonio

9. Dennis Foggia

10. Raul Fernandez

Classifica mondiale dopo Barcellona

1. Marco Bezzecchi 103 p.

2. Fabio Di Giannantonio   84 p.

3. Jorge Martin   80 p.

Marco Pezzoni - @marcopezz2387