Monza Rally Show. Il Dottore a Monza è ormai di casa e coglie l'ennesimo successo. Un Valentino Rossi navigato da Carlo Cassina si impone sull'asfalto brianzolo senza mai rischiare nulla. Solamente due le prove speciali vinte da Valentino, le più importanti, ovvero le maxi Grand Prix da 45 Km. Oltre a questi due acuti, qui a Monza abbiamo assistito ad una prestazione attenta in ogni evento, senza mai arrivare distante dal vincitore. Questa condotta da ragioniere, unita alla sfortuna e a una certa imprecisione del suo maggior rivale, Dani Sordo, hanno portato nella bacheca del numero 46 il quinto trofeo nella gara-show monzese.

Dicevamo della sfortuna di Dani Sordo: lo spagnolo, quinto classificato nell'ultimo campionato mondiale di rally, ha pagato moltissimo il traffico nel corso delle due Grand Prix. Per dare un'idea del peso specifico di queste due prove, basti pensare che Dani ha vinto 6 delle 10 prove totali, ma ciò non è comunque bastato a pareggiare il tempo perso. La prima addirittura ha visto la Hyundai numero 4 chiudere al quarto posto assoluto con un grosso ritardo da Rossi. Ingorghi che anche in mattinata hanno rallentato Daniel, visto che nella prima speciale della domenica il pilota di Torrelavega ha chiuso nuovamente al quarto posto. Insomma, quest'anno le GP sembravano davvero maledette per la coppia Sordo-Marti. A questo non dimentichiamo di aggiungere i 5 secondi di penalità pagati per aver colpito un birillo nella PS2...

Chi sembrava essere in palla ed avere il ritmo per beffare i due spagnoli, soffiandogli da sotto il naso la piazza d'onore, era Marco Bonanomi. Il classe '85 di Lecco ha stupito tutti qui a Monza, soprattuto per un esordiente nella categoria 1.6 WRC. Dopo una grande prestazione nella giornata di sabato, culminata con la vittoria di due prove speciali consecutive (la quattro e la cinque), "il Bona" non è riuscito a resistere alla rimonta impetuosa di Sordo. Alla fine della PS10 la i20 condotta dall'iberico aveva solo 500 millesimi di vantaggio.

L'attesissimo Antonio Cairoli si è visto sprofondare in classifica sabato quando, durante la PS6, un problema elettrico sulla sua Citroen DS3 lo ha relegato al trentatreesimo posto assoluto. Il crossista non si è però dato per vinto: a testa bassa, Tony ha iniziato a spingere molto forte, aumentando il rammarico per quello che sarebbe potuta essere una prestazione da podio, ed ha risalito la classifica speciale dopo speciale fino al dodicesimo posto. A lui vanno cvomunque i complimenti per la determinazione.

Sfogliando le classifiche delle altre categorie vi raccontiamo del successo di Paolo Andreucci, navigato da Anna Andreussi, nella categoria R5. Il pluri-campione italiano ed alfiere di Peugeot Motorsport Italia, a bordo della sua 208 T16, ha chiuso l'evento al decimo posto assoluto. In questa categoria vi segnaliamo un elemento di sicuro avvenire: Kalle Rovanpera. Figlio d'arte, fnlandese ma con licenza lettone, questo ragazzo di soli sedici anni è riuscito a portare a casa un grande quarto posto alla sua prima apparizione nell'evento brianzolo: attenzione al ragazzino...

Tra le S2000 a vincere è stato Corrado Pinzano su Skoda Fabia, con il trentesimo posto assoluto. Tra le R4 ha invece trionfato Alessandro Bonacini. Questa è la classe nella quale ha gareggiato anche il buon Guido Meda con il fratello Pietro. I due hanno terminato al quarto posto, che si traduce nel sessantottesimo leggendo la classifica generale. Kevin Gilardoni ha vinto nella classe R3C, mentre Marco Bianchini, navigato da Daiana Darderi, al volante della Lancia Rally 037, ha portato a casa la coppa del Monza Rally Hystorical Show.

Masters Show Marco Simoncelli. Come da tradizione, la kermesse brianzola si è chiusa con lo spettacolo offerto dal Masters Show, intitolato alla memoria di Marco Simoncelli. Il duello finale ha visto affrontarsi i due che avevano terminato in prima e seconda posizione il rally: Valentino Rossi da una parte e Dani Sordo dall'altra. Lo spagnolo partiva con i favori del pronostico, visto che durante tutte le fasi di qualificazione aveva tirato fuori dal cilindro dei tempi che Valentino non era mai riuscito ad avvicinare. La differenza sul cronometro si aggirava intorno ai 4 secondi, pronostici che sembravano destinati ad essere rispettati. Ad un giro dalla fine, infatti, Sordo aveva un buon vantaggio sul pilota di Tavullia. Ma proprio quando ormai sembrava fatta, il bianco ha fatto la propria apparizione sul rettifilo principale di Monza. E no, non è stato il bianco della nebbia con la quale abbiamo convissuto negli ultimi giorni: si è trattato di un bianco denso, corposo, quel bianco che nessuno vorrebbe mai vedere al volante. Il motore turbo della I20 ha infatti ceduto di schianto, con lingue di fuoco ad uscire dai tubi di scarico. Come si dice in questi casi, se la fortuna è cieca sua sorella ha una vista rapace, e sa prendere la mira. Daniel Sordo ha piantato la sua vettura sotto al tribuna principale: tutto quello che ha potuto fare è stato uscirne per salutare il pubblico italiano che ha risposto con applausi di incoraggiamento. Evidentemente, oggi Rossi correva con un alleata in più: per il Dottore si è trattato del quarto trionfo nel Master Show.

Da Monza - Alessandro Gazzoni

 

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