L’appuntamento con il Gp di Monaco rappresenta la sesta tappa stagionale del mondiale di Formula 1 1992. La stagione è dominata fino a quel momento dalle Williams, nettamente le vetture più veloci del lotto, con Nigel Mansell assoluto dominatore delle prime cinque prove del Mondiale. Anche durante le qualifiche del sabato la lotta per la pole position è un affare riservato ai due piloti della casa inglese, con l’inglese che ha la meglio nei confronti del compagno di scuderia Riccardo Patrese.

Al via della gara Mansell mantiene il comando, mentre il suo compagno di squadra si fa superare da Ayrton Senna, che sale in seconda posizione, con Michael Schumacher che scavalca Gerhard Berger portandosi in quinta posizione alle spalle della Ferrari di Alesi. Dopo qualche giro entra in gara anche la Minardi di Gianni Morbidelli, partito in ritardo dalla pit lane per problemi al cambio, i quali comunque si ripresentano di lì a poco e lo costringono al ritiro. Tutto procede regolarmente fino al dodicesimo giro, quando Alesi e Schumacher si toccano in seguito ad un tentativo di sorpasso da parte del tedesco al Loews, la cui Benetton però non subisce danni a differenza della Rossa del francese, che invece subisce un danno alla centralina e si ritira alcuni giri più tardi. Tra i piloti di testa si registra anche un altro ritiro, quello di Berger, che rompe il cambio alla trentaduesima tornata.

Nella seconda metà di gara un altro tamponamento coinvolge sempre la Benetton, ma questa volta quella di Martin Brundle, che tocca Michele Alboreto, il quale perde posizioni; poco dopo il milanese finisce in testacoda nella curva del Mirabeau mentre Senna si accinge a doppiarlo, con il brasiliano che perde secondi preziosi. Mentre Ivan Capelli finisce la propria gara contro le barriere della Rascasse, il pilota della McLaren vede quasi svanire il sogno di poter acciuffare Mansell nei giri finali, quando al 71° giro si verifica un colpo di scena che cambia le carte in tavola: Mansell rientra ai box convinto di aver forato uno pneumatico, anche se in realtà si era trattato di un allentamento del dado ruota che aveva danneggiato anche il cerchione. L’inglese è costretto a cedere la prima posizione in favore di Senna, ma in pochi giri si porta nuovamente a ridosso del rivale brasiliano. La Williams è nettamente più veloce, ma la resistenza del campione in carica è eroica: Mansell cerca di infilarsi praticamente ad ogni curva, ma Senna chiude tutti i varchi e va così a trionfare per la quarta volta in carriera sulle strade di Montecarlo.

Carlo Luciani

 

Gran Premio Monaco (Montecarlo) – 31 maggio 1992

Distanza: 259,584 km – 78 giri

Classifica finale:

1A SennaMcLaren1h50m59.372s3
2N MansellWilliams+ 0.215s1
3R PatreseWilliams+ 31.843s2
4M SchumacherBenetton+ 39.294s6
5M BrundleBenetton+ 1m21.347s7
6B GachotLarousse+ 1 lap15

Giro più veloce: Nigel Mansell (Williams) 1’19″495

Pole position: Nigel Mansell (Williams) 1’21″598

 

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Studente magistrale in Ingegneria Meccanica per l’energia e l’ambiente, laureato in Ingegneria Meccanica e giornalista pubblicista. Nel 2020, insieme al collega e amico Michele Montesano, ho pubblicato il primo libro marchiato LiveGP.it “Veloci più del tempo. I protagonisti italiani del Motorsport dagli albori agli anni ‘70”.

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