A seguito della nuova partnership tra Honda e Red Bull Racing, era chiaro che il pilota di Perth avesse manifestato delle perplessità sul suo futuro (soprattutto in termini di affidabilità, ndr). Ma gli eventi degli ultimi giorni hanno cambiato completamente lo scenario: quella che sembrava essere una posizione di forza del pilota australiano si è trasformata in una gabbia (seppur dorata).

Mercedes e Ferrari, che erano molto interessati al suo cartellino, hanno scelto di chiamarsi fuori,  mentre le sirene di Renault e McLaren non sono state neanche prese in considerazione, nonostante Woking sia stata l’unica disposta a coprirle d’oro l'australiano. Per quel che riguarda la Mercedes, siamo vicini alla conferma di un contratto biennale per l’attuale coppia di piloti, consistente e affiatata. In Ferrari, invece, tra la richiesta economica molto importante dell’australiano e l’esplosione del talento di Charles Leclerc, hanno scelto di dare spazio al giovane monegasco se Kimi Raikkonen dovesse decidere di appendere il casco al chiodo.

La matassa si è presto dipanata, con Helmut Marko che ha confermato la sensazione di impotenza sul mercato di Daniel Ricciardo: ”La Renault, per quanto ne so, rimarrà con gli attuali piloti, soprattutto non credo che sia disposta a spendere ciò che Ricciardo ha in mente. Daniel è in una situazione in cui non ha serie alternative a noi, probabilmente si era immaginato uno scenario diverso. Lo vogliamo ma non a qualsiasi prezzo”.

A questo punto è facile immaginare, che il team anglo-austriaco, volendo riconoscere a Ricciardo il suo valore, adeguerà la sua offerta a quella di un top driver con un piccolo sforzo economico. Una mossa che permetterà alla Red Bull di "conservare" la line-up più forte del campionato di Formula Uno.

Michele Bertolini