Caterham e Marussia ad Austin non saranno al via. Le recenti difficoltà finanziarie, acuite dalla messa in amministrazione controllata per il team di Leafield, e quelli già noti per il team di Banbury (colpito anche dal drammatico incidente a Jules Bianchi) hanno indotto le due scuderie a chiedere una deroga per essere dispensati dal correre la prossima gara in programma nel prossimo fine settimana in Texas (e molto probabilmente anche quella di Interlagos), come annunciato dal boss della Formula 1, Bernie Ecclestone, alla Reuters: "Nessuna di queste due squadre andrà in America."

Nella giornata di ieri la Caterham, con un comunicato, aveva anticipato l'assenza del team dai Gp: "In una conversazione telefonica avvenuta oggi tra Finbarr O'Connell e Bernie Ecclestone, Mr Ecclestone ha accettato di dare il supporto al desiderio degli amministratori di vendere la squadra di Formula 1 ad una compagnia che abbia la solidità finanziaria necessaria a garantirle un futuro. Per questo Ecclestone ha acconsentito a dare alla Caterham F1 una deroga per saltare il Gp degli Stati Uniti e quello del Brasile se necessario, ma spera che presto ci possa essere un nuovo proprietario che sia nella posizione di far correre nuovamente la squadra al Gp di Abu Dhabi. Crediamo che questa posizione ci dia molte più possibilità di raggiungere una conclusione migliore per la squadra ed i suoi creditori. Anche se questo è un passo avanti importante, che può rendere tutto il pacchetto più appetibile per la vendita, al momento non è necessario che lo staff della 1MRT faccia ritorno alla factory di Leafield, almeno fino a quando non sarà avvenuta la vendita. Questa è una situazione difficile, ma non dipende da noi. Siamo rammaricati per tutto i dipendenti della 1MRT, ma stiamo cercando di fare il massimo per i creditori e tutte le parti interessate".

Per quanto riguarda la Marussia, invece, il team versava da tempo in evidenti difficoltà finanziarie: dopo aver corso con il solo Chilton a Sochi, sulla vettura di Bianchi sarebbe dovuto salire Alexander Rossi per il proprio debutto sulla pista di casa: ma, evidentemente, il budget garantito dal pilota statunitense non è stato sufficiente per convincere i vertici del team ad affrontare la trasferta oltre-oceano. La rinuncia alla gara di Austin, infatti, implica automaticamente la necessità di dover saltare anche quella prevista nel weekend successivo di interlagos, visto che tutto il materiale verrà direttamente spedito dal Texas al Brasile.

Il terz'ultimo appuntamento stagionale vedrà dunque al via soltanto nove team, per un totale di diciotto vetture: un record negativo che non si registrava dall'annata 2005, quando nel Gran Premio di Monaco la BAR non si presentò al via in seguito alla squalifica comminatagli per due gare a causa di un'infrazione al regolamento tecnico. Naturalmente, anche il meccanismo delle qualifiche dovrà essere rivisto: con sole 18 vetture al via, infatti, molto probabilmente nel Q1 e nel Q2 verranno eliminati gli ultimi quattro piloti, in maniera tale da lasciare dieci vetture a giocarsi la pole nel rush finale. Una simile situazione non fa altro che aumentare le possibilità di vedere la terza vettura schierata da alcune scuderie nel 2015: i top team sono già in preallarme, ma il tempo stringe e l'ipotesi appare tutt'altro che semplice da poter realizzare.

Vincenzo Buonpane

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