Marco Simoncelli oggi avrebbe compiuto 36 anni. Per chi ha avuto modo di vederlo correre, è impossibile dimenticarlo. E nonostante gli anni che passano, è sempre difficile usare il condizionale per parlare di lui. Quanto avrebbe vinto, che pilota sarebbe diventato… non lo sapremo mai. 

Sappiamo, però, le emozioni che ci ha fatto vivere. E anche queste sono difficili da esprimere a parole. I duelli senza esclusione di colpi, il titolo di Campione del Mondo nella 250 e poi l’arrivo in MotoGP. Un inizio non facile, che però ci ha mostrato tutta la forza e la genuinità di Simoncelli, non solo come pilota, ma soprattutto come persona. Sempre schietto, non si è mai nascosto dietro a nessuno quando ha commesso degli errori. Ci ha sempre messo la faccia, nel bene e nel male, e la sua sincerità non poteva non essere apprezzata dagli appassionati delle due ruote. 

Negli anni non sono mancate mai le occasioni per ricordarlo. Una Fondazione a suo nome, gestita da papà Paolo, un circuito – Misano, “casa sua” – a lui intitolato, dove è stata piantata la “Quercia del Sic”, e molte altre iniziative. Anche oggi si è deciso di farlo: il Comune di Coriano, infatti, ha invitato tutte e tutti alle ore 19 nella via intitolata a Marco Simoncelli per dedicargli una panchina, l’ennesimo riconoscimento di una città che non lo ha mai dimenticato – e mai lo farà. 

Nessun appassionato lo dimenticherà. Perché le emozioni che ci ha saputo regalare Marco sono state uniche. Come il suo talento.  

Tanti auguri SuperSic. 

Giorgia Guarnieri