Che Luca Cordero di Montezemolo fosse deciso a ricoprire un ruolo più incisivo in seno all'aspetto sportivo della Ferrari, lo si era già capito da tempo, già all'indomani delle dimissioni di Stefano Domenicali ed all'avvicendamento di quest'ultimo con Marco Mattiacci. Ma nelle ultime ore il numero 1 di Maranello è tornato a far sentire la propria voce anche in merito ad un argomento particolarmente delicato ed importante, a proposito del quale il Cavallino può e deve far valere il proprio peso politico: stiamo parlando del futuro della Formula 1, alle prese con un vistoso calo d'interesse da parte del pubblico in questa prima parte di stagione 2014. Vuoi per lo strapotere Mercedes, vuoi per regole non condivise o comprese dai più, ma i dati parlano chiaro: il crollo dell'audience coinvolge la categoria regina praticamente in tutto il mondo, al punto che Montezemolo ha inviato nei giorni scorsi una lettera indirizzata a Bernie Ecclestone e Donald McKenzie, titolare del fondo CVC che gestisce i diritti della Formula 1, avente come oggetto proprio la spinosa questione.

Un atto formale che è anche una proposta concreta, almeno secondo quanto riportato dal sito ufficiale della Scuderia, che equivale ad una "chiamata a raccolta di tutti gli attori coinvolti nella categoria affinché ci si possa sedere intorno a un tavolo per ideare nuove proposte che consentano alla Formula 1 di rimanere un punto di riferimento nell’ambito sportivo, al pari di manifestazioni planetarie come Olimpiadi e Mondiali di calcio. Serve il contributo di tutti - ha proseguito il comunicato del Cavallino - tra team, sponsor, promotori e media, affinché si possano riequilibrare i valori chiave della Formula 1. All’idea di workshop il Presidente Montezemolo vorrebbe invitare anche attori di primo piano che al momento non sono coinvolti o lo sono in maniera parziale: nuovi media, social network, colossi come Google e Apple che lavorano in funzione delle persone". E sarebbe anche ora, visto che dal punto di vista "social" la Formula 1 si presenta clamorosamente obsoleta rispetto ad altre categorie che, grazie proprio alla propria presenza capillare in Rete, stanno riuscendo progressivamente a catturare fette di pubblico sempre più vaste. La linea intrapresa da Ecclestone, invece, ha mirato ha rendere sempre più esclusivi e riservati i diritti legati al marchio Formula 1: basti pensare all'impossibilità di poter vedere i Gran Premi del passato su YouTube (da qui l'incomprensibile assenza di un canale ufficiale dedicato alla categoria) o addirittura la regolamentazione a dir poco restrittiva proprio sull'utilizzo del marchio registrato della massima formula. Ostacoli che di certo non contribuiscono ad un aumento di popolarità della categoria, proprio nel momento in cui la crisi economica internazionale rende di fatto particolarmente opportuno puntare su nuovi settori grazie alla capacità di sapersi proporre in maniera differente. Da qui la missiva inviata dal presidente della Ferrari, il quale avrebbe messo a disposizione i propri uffici di Maranello per lo svolgimento di un meeting proposto per i primi di settembre, ovvero nei giorni immediatamente antecedenti al prossimo Gran Premio d'Italia.

Marco Privitera

{jcomments on}