Aldo, a Vallelunga hai ottenuto un podio importante. Ce lo vuoi raccontare?

Direi che il weekend di Vallelunga è stato veramente positivo: dai test della settimana precedente abbiamo visto di avere un ottimo passo, eravamo sempre nei primi 3, addirittura i più veloci in alcuni casi. Abbiamo avuto un problemino nella prima sessione di libere, che però siamo riusciti a risolvere. Siamo rimasti competitivi, nonostante i soli 10 minuti di prove. Siamo stati competitivi nelle libere 2, poi la qualifica 1 è stata un po' sfortunata in quanto condizionata da qualche mio piccolo errore: ho accusato un problema con un Full Course Yellow durante il terzo giro lanciato. Avevo già commesso un errore durante il secondo giro lanciato, che non mi ha permesso di andare oltre la 12^ posizione. Per quanto riguarda la qualifica 2, che è stata ottima, sono riuscito a mantenere la terza posizione per gara-2 e la pole position per gara-3. Mettendo da parte gara-1, dove ho avuto un contatto con un altro pilota e sono stato penalizzato di 2 posizioni in griglia per gara-2, direi che la domenica è stata davvero positiva! In gara-2, partendo quinto, sono riuscito a salire in quarta piazza in partenza, mantenendo poi il mio passo. Gara-3...sarebbe dovuta essere la cigliegina sulla torta: avevamo conservato delle buone gomme, partivo dalla pole position, sono sfilato secondo dietro al mio compagno di squadra ed ho pazientato molto dietro di lui, finchè non è arrivato il momento in cui mi sono sentito più veloce e l'ho sorpassato. Dopo due curve lui mi ha attaccato in modo rischioso, mandandomi quasi in testacoda e facendomi retrocedere in quarta piazza. Sono riuscito a sorpassare Marcus Armstrong, salendo in 3^ posizione e ho iniziato ad avere dei problemi alla vettura,:infatti c'era un puntone della sospensione piegato, ma io sono rimasto concentrato sulla difesa della mia posizione, conquistando il podio con non poche difficoltà...

Faceva molto caldo a Vallelunga, i tecnici parlavano di 70 gradi circa dell'asfalto. come ha influito questa temperatura sulla guida?

Ha influito molto sulla guida, ma anche sul set-up, perchè il comportamento della vettura è diverso quando la temperatura varia di 20 gradi d'asfalto, quindi se bisognava avere un tipo di guida un pochino più aggressiva e permissiva con temperature molto calde, occorre essere più precisi e pazienti invece quando la pista è più fredda. Bisognava quindi attuare delle piccole modifiche al set-up, che però potevano fare una grandissima differenza. Questo ha condizionato molto la prestazione...magari si vedevano performance molto buone da parte di alcuni piloti nelle libere 2 alle quattro di pomeriggio, poi performance deludenti durante le qualifiche di mattina. Penso che uno dei punti forti del mio team è stato proprio quello di aver potuto stabilire un'ottima macchina in qualsiasi condizione.

Quest'anno sei impegnato nel campionato italiano e quello francese: una stagione impegnativa. Come fai a conciliare tutti questi impegni motoristici, dato che sei ogni weekend in pista?

L'inizio dell'anno è stato molto molto impegnativo: durante il mese di marzo penso di essere stato a casa solo per un weekend...

Più in macchina, che a casa quindi...

Si! Diciamo che ora c'è una lunga pausa nel campionato francese di addirittura 3 mesi. Anche nel campionato italiano ci sono pause di un mese, tranne a ottobre quando avremo due round... Quindi direi che il peggio è passato, perchè nel periodo dove c'erano tantissime gare concentrate in pochissime settimane, magari bisognava fare qualche sforzo in più per rimanere competitivo e non farsi condizionare dalla stanchezza... Quel periodo per fortuna è passato, ora ci possiamo concentrare gara per gara e mantenere alti i risultati, come quelli dello scorso weekend e fare anche di meglio!

Il tuo obiettivo per quanto riguarda il campionato italiano, anche in termini di classifica?

Purtroppo non abbiamo avuto un inizio facile, con le prime due gare a Misano, dove abbiamo raccolto qualche punticino nell'ultima manche e Adria, che è stata buona sotto il punto di vista della performance: c'è stato un contatto in gara-3 ed un problema in gara-1, che mi ha privato dei punti e poi Vallelunga è stata quella che è stata. Il leader del campionato sembra un po' lontano, però visti gli "up and downs" che hanno condizionato il campionato nelle prime tre gare, io non mi sono ancora dato per vinto. Credo che facendo tutti i prossimi weekend come abbiamo fatto Vallelunga, possiamo arrivare a giocarcelo. Al momento voglio restare concentrato a dare il meglio gara per gara, perchè poi se iniziamo a guardare troppo lontano ci distraiamo... Sono contento delle capacità che abbiamo dimostrato e adesso voglio continuare su questa strada.

Non possiamo non chiederti cosa ne pensi del contatto tra Hamilton e Vettel a Baku. Se si verificasse un episodio del genere in una categoria propedeutica, quindi con piloti giovani, la sanzione sarebbe stata più dura rispetto a quella inflitta al ferrarista. Dal tuo punto di vista, come pilota, come hai visto quanto accaduto e secondo te se fosse accaduto in F4 cosa sarebbe successo?

Credo che se fosse accaduto in F4, ci sarebbe stata una penalità molto pesante, da scontare nella gara successiva, come sono soliti fare i commissari in F4, perchè vedendo che le gare sono molto più corte rispetto alla Formula 1 e non ci sono pit-stop, la maggior parte delle penalità vengono sempre scontate nella gara successiva. Credo che avrebbero optato per una partenza dall'ultima casella nella gara successiva, o se avessero voluto penalizzare il pilota a gara in corso un drive-through o uno stop and go, che però in una gara di 28 minuti influisce molto di più che in una gara di 2 ore come quelle della F1.

Il prossimo appuntamento è a metà di luglio al Mugello...

Si, esatto!

Tra i circuiti presenti in calendario qual è quello che ti piace di più?

Il mio circuito preferito, come piacere di guida, penso sia proprio il Mugello: è una pista su cui sono rimasto a bocca aperta la prima volta che ci ho camminato a piedi. Credo sia una pista fantastica!

Giulia Scalerandi - intervista a cura di Marco Privitera

 

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