La ricerca costante del limite, la cura del dettaglio, la preparazione maniacale ed il fascino della sfida con l'imponderabile. Tutti elementi che, mescolati sapientemente, avevano il magico effetto di realizzare qualcosa di unico e irripetibile, in grado di lasciare lo spettatore a bocca aperta. Forse anche per questi motivi, oggi, la scomparsa di Ken Block è in grado di creare nel mondo dei motori un'espressione di lutto collettivo alle latitudini più disparate. Capace di rendere vulnerabile ciò che appariva come un meccanismo perfetto, e conferendo una dimensione più umana a quanto era frutto di un talento fuori dal comune.

LA CAPACITA' DI SAPER SBALORDIRE

Molto più che un semplice pilota. Ken Block è stato acrobata, stuntman, ma al tempo stesso pioniere e visionario. Il tutto con un volante tra le mani. Capace di costruirsi una fama che lo ha reso popolare in tutto il mondo, con video che hanno raccolto centinaia di milioni di visualizzazioni. Un vero e proprio fenomeno dei tempi moderni, capace di costruire la propria celebrità in maniera atipica: non tanto con i suoi risultati ottenuti in pista, ma grazie ai suoi numeri capaci di esaltarne le doti di precisione, estro e coraggio. Una via di mezzo tra un funambolo della guida ed un giocoliere di stampo circense, divenuto proprio per la sua "unicità" un vero e proprio brand riconosciuto in ogni parte del globo.

LA BEFFA DI UN DESTINO CRUDELE

Ed in tale contesto, appare quasi beffardo apprendere le modalità attraverso cui se n'è andato. A bordo di una motoslitta, come sempre impegnato in una propria personale sfida con il destino, ma questa volta lontano dalle telecamere. Solo, al momento dell'incidente. Una dinamica che probabilmente racchiude anche l'essenza stessa di chi vive con passione il proprio amore per questo mondo: la costante ricerca del limite, la volontà di spingersi sempre più in là nel dominio del mezzo meccanico. Andando a costituire, da questo punto di vista, un curioso parallelismo con un'altra Leggenda che proprio dalle motoslitte era arrivato: Gilles Villeneuve. Una cometa dotata di un talento fuori dal comune, ma che proprio grazie alla capacità di vivere costantemente sul filo del rasoio era riuscito nell'impresa di entrare nei cuori degli appassionati. Forse un segno del destino, ma che se possibile lascia ancor più l'amaro in bocca. Oltre a quel senso di disillusione che ci fa sentire da oggi un po' tutti meno sognatori.

Marco Privitera