Il 23 maggio 2014 saranno trascorsi dieci anni dal giorno in cui Jarno Trulli, l’ultimo pilota italiano (insieme a Vitantonio Liuzzi) ad aver corso in Formula Uno, conquistava la sua unica vittoria della carriera, colta sul prestigioso circuito di Montecarlo. Un'ottima occasione per ripercorrere la carriera del pilota abruzzese attraverso questa biografia.

Jarno nasce il 13 luglio 1974 a Pescara. I suoi genitori decidono di chiamarlo in questo modo per onorare la memoria del motociclista Jarno Saarinen, campione mondiale nella classe 250 nel 1972, il quale perse la vita insieme a Renzo Pasolini durante il Gran Premio delle Nazioni sul circuito di Monza, il 20 maggio 1973. Saarinen non fu solo l’unico pilota finlandese a vincere un titolo in un campionato motociclistico (senza contare anche Heikki Mirkkola, capace di imporsi ma nel mondiale motocross), ma anche il primo pilota ad adottare lo stile di far sporgere il ginocchio all’interno in fase di percorrenza della curva.

Jarno comincia la sua carriera a nove anni sui kart, con cui vince due Mondiali, un Europeo, un campionato nordamericano e quattro titoli tricolori , cogliendo inoltre due vittorie al Memorial Ayrton Senna. Questi successi gli aprono la porta nel 1995 al campionato di Formula 3 tedesca con il team KMS, dove ottiene nella sua prima stagione due vittorie e il secondo posto al prestigioso Gran Premio di Macao.

L’anno dopo vince il campionato di Formula 3 tedesca con 206 punti in campionato e viene quindi messo sotto contratto dalla Benetton come collaudatore.

Le porte della Formula 1 si aprono l’anno seguente, con Jarno che viene ingaggiato dalla Minardi per correre la stagione 1997 nonostante avesse già preso accordi per correre il campionato di Formula 3000 Giapponese. Con la scuderia faentina Jarno corre le prime sette gare, ottenendo come miglior risultato il nono posto in Australia e Argentina. Durante il Gran Premio del Canada però, Oliver Panis, pilota della Prost, si infortuna dopo un brutto incidente e l’italiano viene convocato dalla scuderia francese per svolgere un test insieme al pilota transalpino Emmanuel Collard. Grazie a tempi inferiori fatti registrare rispetto al suo avversario, Jarno ottiene il sedile alla Prost e con questa vettura segna i primi punti in classifica con il quarto posto nel Gran Premio di Germania, mettendosi in mostra soprattutto nella gara austriaca corsa sul circuito A1 Ring. Si qualifica in terza posizione (la sua migliore prestazione in questa prima stagione) e per 38 giri tiene il comando della gara: era dai tempi di Riccardo Patrese che un pilota italiano non rimaneva così a lungo in testa. Al 59° giro, mentre si trova in seconda posizione, il motore si rompe e l'abruzzese è costretto al ritiro, ma la sua prestazione non sfugge agli occhi del titolare Alain Prost che lo mette sotto contratto per i due successivi. Dopo questa gara l’italiano restituisce il proprio sedile a Oliver Panis con la sicurezza di un contratto in tasca.

Il 1998 si rivela un anno ricco di delusioni per Jarno, il quale non ha più una macchina competitiva come la precedente stagione e colleziona ben nove ritiri. Riesce a ottenere l’unico punto nel Gran Premio del Belgio con un sesto posto a due giri dal vincitore Damon Hill.

La stagione 1999 vede il pilota abruzzese costretto al ritiro nelle prime tre gare; in Australia riesce a risalire fino alla terza posizione prima di ritirarsi per problemi al motore, mentre ottiene i primi punti della stagione nel Gran Premio di Spagna con il sesto posto. Nel Gran Premio d’Europa, corso sul circuito del Nurburgring, arriva il primo podio in carriera con il secondo posto, al termine di una gara molto movimentata. Dopo questo podio Jarno non riesce più a rientrare nella zona punti per il resto della stagione, concludendo la stagione all'undicesimo posto con sette punti.

Dopo quest'annata, Jarno lascia la scuderia Prost per passare alla Jordan. Dopo essersi ritirato nella prima gara della stagione in Australia, conquista i primi punti iridati con il quarto posto in Brasile e il sesto posto nel Gran Premio di Spagna. A Montecarlo parte in seconda posizione accanto a Michael Schumacher ma è nuovamente costretto al ritiro mentre difendeva la seconda posizione dagli attacchi di David Coulthard. Nelle due gare successive (Canada e Francia) Jarno conclude a punti con il sesto posto. Nel Gran Premio di Germania si ritrova nuovamente a lottare per il podio ma dopo un incidente con Jenson Button è costretto al ritiro, e nuovamente in Belgio perde la possibilità di salire sul podio quando i commissari che gli danno uno stop and go erroneamente, privandolo del secondo posto. Conclude la stagione con sei punti ed il 10° posto in classifica.

Il 2001, dopo due gare fuori dai punti, Jarno riesce a ottenere il quinto posto in Brasile e San Marino ed il quarto nel Gran Premio di Spagna. Trulli dedica il risultato spagnolo a Michele Alboreto, scomparso pochi giorni prima durante dei test con l’Audi R8 in preparazione alla 24 Ore di Le Mans. Dopo queste gare Jarno riesce a ottenere punti in Francia con il quinto posto e con il quarto negli Stati Uniti, in una seconda parte di stagione caratterizzata dalla bellezza di sette ritiri. Conclude con 12 punti e il nono posto in classifica il suo ultimo anno con la Jordan.

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