Nella giornata di mercoledì il circuito di Indianapolis, con gli Open Test, ha aperto la serie di attività che, dal mese di maggio, culmineranno con l'edizione numero 103 della storica 500 miglia. In una sessione funestata dal maltempo,  a fare la voce grossa è stato il giapponese già vincitore nel 2017, davanti a Ed Carpenter e Spencer Pigor, mentre tra i rookie il più veloce è stato Colton Herta.

Ma la protagonista di giornata è stata la pioggia che, caduta per buona parte della sessione, ha ridotto le attività in pista dalle sette previste alle poco più di tre effettive. Il più rapido in tutte le condizioni (sfruttando le scie e in solitaria) è stato Takuma Sato che, con una media di 226.993 miglia orarie ed il crono di 39.6488, è riuscito a mettersi dietro uno specialista delle corse su ovale come Ed Carpenter e Spencer Pigot. A seguire tutti gli altri big con il vincitore della passata edizione, Will Power, 4° seguito da Ryan Hunter-Reay e Scott Dixon, mentre è scivolato più indietro il leader della classifica Josef Newgarden, 15°, che ha chiuso la sua prestazione poco più avanti del "Sindaco" James Hinchcliffe che, lo scorso anno, mancò clamorosamente la qualificazione alla corsa.

Nella sessione riservata ai rookie il più rapido è stato Colton Herta che ha preceduto Helio Castroneves, non più un debuttante in effetti, e Oriol Servia. Solo 9° Fernando Alonso, al volante di una vettura IndyCar dopo due anni, con 29 giri all'attivo e un piccolo guaio elettrico nel corso dell'installation lap che ha ritardato il programma di lavoro dello spagnolo.

Il prossimo appuntamento è per il weekend del 10-11 maggio con il Gran Premio di Indianapolis, sulla versione stradale del circuito dell'Indiana.

Vincenzo Buonpane