Ed è proprio la qualificazione della bella Danica alla Fast 9 a destare la maggior sorpresa tra appassionati e addetti ai lavori, anche se stiamo parlando, comunque, della donna di maggior successo della storia dell'automobilismo americano. Ma già il Bump Day aveva regalato il primissimo colpo di scena: l'esclusione dalla mitica 500 miglia, del poleman 2016 James Hinchcliffe.

Non ha fallito, invece, Ed Carpenter che con quattro giri da una media spaventosa ha distanziato di quasi un miglio il trio Penske formato da Simon Pagenaud, Will Power e Josef Newgarden, dimostrandosi un vero specialista delle corse su ovale. In quinta posizione troviamo l'onnipresente Sebastien Bourdais, che l'anno scorso fu coinvolto in un terribile incidente che gli precluse buona parte della stagione, seguito dalle due vetture gemelle di Spencer Pigot e Danica Patrick mentre Helio Castroneves, Scott Dixon e Tony Kanaan chiudono la Top 10. Parecchio indietro piloti del calibro di Ryan Hunter Reay (14°), Robert Wickens (18°) e JR Hildebrand (27°) così come gli ultimi vincitori della corsa, Takuma Sato e Alexander Rossi, rispettivamente 16° e 32°.

Inutile sottolineare come il non partire davanti non precluda necessariamente la vittoria di una corsa, che permette al vincitore l'ingresso nell'Olimpo di coloro che possono avere l'onore di essere accolti nella victory lane. E le ultime edizioni della corsa hanno certificato questa tendenza...

Il programma della settimana prevede una sessione di prove libere nella giornata di lunedì, seguita da quella finale di venerdì 25. Poi appuntamento alle 12.14 locali (18.14 italiane) per il tradizionale "Drivers, start your engines!" che percederà il via dell'edizione numero 102 della 500 miglia di Indianapolis.

Schieramento di Partenza 500 Miglia di Indianapolis

Vincenzo Buonpane