Una qualifica tirata fino all’ultimo secondo come da tradizione IndyCar ha consegnato la pole position a Christian Lundgaard. Il danese scatterà domani in prima posizione nel GMR Grand Prix per la prima volta in carriera sulla pista che lo ha visto debuttare nella categoria. Ottima prestazione anche per un mai domo Felix Rosenqvist, bravo a trarre il meglio dalla sua Arrow McLaren.

Christian perfetto sfrutta l’ottimo lavoro del team

Il tempo di 1:09.332 è stato sufficiente per lo scandinavo, che ha ottenuto così la sua prima pole position in IndyCar in un tracciato simbolo come quello della capitale dell’Indiana. Lundgaard ha tirato fuori il meglio dalla sua Dallara Honda, perfettamente messa a punto dal team Rahal Letterman Racing, come confermato dalla quarta posizione di un pimpante Jack Harvey.

Ma non si può certo dire che Lundgaard non abbia dovuto sudare. L’ultimo giro di Felix Rosenqvist è stato infatti da cardiopalma, e solo una piccola incertezza lo ha privato della pole. Certo, il distacco è stato minimo: solo nove millesimi hanno separato i due scandinavi sulla linea del cronometraggio.

Terza posizione per Alex Palou, migliore della truppa Ganassi, mentre quinto scatterà O’Ward, sottotono rispetto alle prime sessioni di prove libere. A chiudere la Fast 6 è stato il trionfatore di Long Beach Kyle Kirkwood, che proverà in gara a far fruttare al meglio il potenziale del team Andretti Autosport.

Il leader del campionato fuori dalla Fast 6

Partirà settimo nella gara di domani il leader del campionato Marcus Ericsson. Lo svedese è stato eliminato nei secondi finali della Fast 12 da Kyle Kirkwood. Dietro di lui il team mate Dixon, mentre in coda ha terminato Will Power. Il kiwi è stato il migliore del team Penske, che ha però dimostrato di avere pochissima velocità e bilanciamento delle vetture quasi inesistente, come dimostrato dai diversi traversi effettuati per tenere la vettura in pista.

Josef Newgarden subito fuori

La prima sorpresa di giornata è stata la prestazione deludente di Josef Newgarden. Il pilota del Tennessee si è trovato escluso dalla Fast 12 per pochi millesimi, anche a causa di un testacoda di Pedersen davanti a lui all’inizio del giro. La bandiera gialla esposta lo ha obbligato ad alzare il piede, per evitare eventuali penalità da scontare poi in griglia.

Ma la prima tagliola ha mietuto anche altre vittime illustri, a partire dall’altro alfiere Penske Scott McLaughlin. Più veloce di lui, ma non abbastanza, è stato Colton Herta, vincitore qui la passata stagione, ma che domani dovrà partire dalla 14° posizione. Fuori anche un Romain Grosjean letteralmente furioso con il suo muretto dopo la sessione.

Qui i risultati completi. Appuntamento a domani, dunque, per la gara che apre maggio, vero e proprio mese sacro della IndyCar, che qui è a casa sua.

Nicola Saglia