L’esperienza e la classe di Scott Dixon la fanno da padrone nella roulette di Nashville. Il tracciato ricavato tra i viali della capitale del Tennessee ha visto il neozelandese vincere una gara iniziata in ritardo a causa di una tempesta e interrotta a quattro giri dalla fine da una bandiera rossa. Nel frattempo, ben sette caution a rimescolare le carte, senza soluzione di continuità.

La volata degli Scott

Una gara che è un capolavoro, quella di Dixon. A partire, come sempre accade in casa Ganassi, dalla strategia che lo ha portato a vincere pur partendo dalla 14° posizione in griglia di partenza. Dopo aver gestito la prima metà di gara, ha sfruttato al meglio le sette interruzioni, facendole girare a proprio favore con la solita maestria.

L’ultimo giro in regime di bandiera verde è stato un vero testa a testa tra Dixon e l’altro Scott dalla Nuova Zelanda, McLaughlin. L’alfiere Penske era certamente il più performante del lotto, come mostrato ieri in qualifica, ma nel finale non ha avuto lo spunto necessario per battere il connazionale. Una giornata comunque importante anche per lui, che si rilancia in campionato a tre gare dalla fine.

Terzo ha chiuso uno stoico Alex Palou, da applausi per diversi motivi. In primo luogo, perché riesce a estrarre il meglio da una vettura di cui non ha accesso a tutti i dati per le ben note vicende che hanno coinvolto lui e il suo team. Oltre a ciò, nel finale lo spagnolo ha dovuto fare i conti con una vettura non perfetta a causa di un contatto con il leader del campionato Power.

A proposito di Power, l’australiano ha chiuso solo 11°. Dixon, così, si porta a meno sei da lui (444 contro 450), in una classifica che si fa sempre più stretta a tre gare dal termine.

Newgarden non è profeta in patria

Ci ha provato con una strategia spregiudicata Josef Newgarden, ma non è riuscito a migliorare il sesto posto ottenuto ieri. Il driver, nativo proprio di Nashville, nel finale è stato anche protagonista di un contatto con Grosjean, finito a muro, che non l’ha certo presa bene.

Quarto Alexander Rossi, che ha preceduto il team mate Herta, autore di una rimonta stratosferica. Il giovane californiano era infatti ultimo dopo tre giri a causa di un contatto con Kellett. Settimo Felix Rosenqvist, a precedere un Christian Lundgaard che ha perso tantissime posizioni nell’ultima ripartenza, ma che sta mostrando una crescita costante.

O’Ward ritirato saluta il titolo

Il primo verdetto, probabilmente, in ottica campionato, lo abbiamo avuto con il ritiro di Pato O’Ward dopo il botto del 26° giro con Rahal. Il messicano deve dire addio alle sue speranze di conquista del titolo, e probabilmente se ne riparlerà l’anno prossimo.

Brutta giornata in questo senso non solo per Will Power, ma anche per Marcus Ericsson, 14° alla fine, e classificato solo a causa delle disgrazie altrui. Un campionato, quello americano, che riserva sempre grandi sorprese, e un tracciato, quello di Nashville, che si rivela ancora una volta una vera e propria sfida per i piloti, che negli stretti passaggi ricavati tra le vie della Music City non sempre riescono ad uscire indenni.

Qui le classifiche complete. Appuntamento tra due settimane a Madison, per il terz’ultimo appuntamento stagionale, sullo speedway del Missouri.

Nicola Saglia