Pipo Derani/Alexander Sims /Jack Aitken regalano a Whelen Engineering Racing Cadillac il successo nella 71ma edizione della 12h di Sebring, secondo appuntamento dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship. General Motors si conferma al vertice nel mitico impianto americano primeggiando davanti a Augusto Farfus/Phillip Eng/Marco Wittmann  (BMW M Team RLL  #24) ed a John Farano/ Kyffin Simpson/Scott McLaughlin  (Tower Motorsport #8).    

12h Sebring 2023: Cadillac vs Acura again

Pipo Derani (Whelen Engineering Racing Cadillac #31), Sébastien Bourdais (Cadillac Racing #01), Ricky Taylor ( Konica Minolta Acura ARX-06 #10) e Mathieu Jaminet (Porsche Penske Motorsport #6) hanno regalato spettacolo nei primi minuti d'azione.

Dopo una breve SC dopo meno di un giro, il quartetto citato ha tentato di fare la differenza nel traffico, una missione apparentemente riuscita. I tre costruttori citati hanno preso qualche secondo di margine, le BMW hanno perso contatto rispetto alla seconda delle 963 ufficiali.

Le prime due ore si sono concluse sotto l'insegna di Cadillac Racing #01, leggermente superiore con un velocissimo Seb Bourdais. Il francese ha fatto la differenza, ma nella seconda tornata di soste ha dovuto piegarsi all'Acura #10 di Taylor. Delusione, invece, in casa Whelen Engineering Racing Cadillac #31, in difficoltà a 10h dalla bandiera a scacchi in seguito ad un contatto con una LMP3.

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BMW si invita alla festa

BMW si è unita alla festa a 9h e 30 dalla conclusione grazie ad uno stint incredibile da parte di Phillip Eng. L'austriaco ha dato spettacolo attaccando la testa della corsa di Taylor #10 e Dixon #01, nuovamente collocati in seconda ed in prima piazza.

Anche Porsche ha recuperato terreno sul trenino di testa, una bagarre incredibile che non avevamo visto a Daytona. Il brand bavarese ha dovuto abbandonare provvisoriamente la Top3 a 8h e 30 dalla fine, in difficoltà nel primo settore in seguito ad un testacoda in curva 3.

Porsche Penske Motorsport si è incaricata di riprendere Cadillac Racing, WTR with Andretti Autosport tentava di riprendere un posto sul podio con un ottimo stint da parte dell'elvetico Louis Delétraz. Il campione in carica dell'European Le Mans Series ha ripreso le 936 ufficiali, la lotta è entrata nuovamente nel vivo.

Lo svizzero ha salito secondo, Dixon ha continuato ad amministrare la scena passando per primo al significativo traguardo delle otto ore. Ricordiamo infatti che l'evento di Sebring è anche valido per la Michelin Endurance Cup, speciale graduatoria che prendere in considerazione solamente le quattro tappe di durata dell'IMSA WTSC.

WTR ed Acura riaprono la gara

A 7h dalla fine WTR ed Acura hanno letteralmente riaperto la gara con una sosta azzeccata. L'Acura #10 si è fermata in concomitanza dell'ingresso della quarta caution di giornata, Filipe Albuquerque è balzato in vetta davanti Renger van der Zande (Cadillac Racing #01).

Il duello è continuato con il calare del sole, il portoghese ha tentato di mantenere il controllo sulle due Cadillac. La #01 di Chip Ganassi Racing e la #31 di Action Express, in rimonta dopo aver perso un giro, hanno iniziato a giocare di squadra per fronteggiare l'Acura di WTR with Andretti, una missione non scontata.

WTR costretta a rimontare, Cadillac al top

WTR with Andretti ha dovuto rimontare dal cuore del gruppo a 4h e 40 dalla fine in seguito ad una penalità in regime da caution. Filipe Albuquerque ha iniziato a recuperare nel traffico, il portoghese è stato chiamato a risalire.

La missione è riuscita in seguito ad una nuova neutralizzazione a meno di 4h dalla fine, l'Acura #10 è rientrata tra i migliori e con Ricky Taylor non ha perso la chance per lottare per il primato contro Cadillac Racing #01 e Action Express Racing #31.

Ganassi in fumo 

A 3h dalla conclusione è arrivato uno dei più significativi colpi di scena per quanto riguarda la classe regina. Séb Bourdais, dopo aver respinto nel migliore dei modi l'Acura #10, ha dovuto abbandonare la gara per un problema tecnico.

Chip Ganassi Racing ha perso l'opportunità di confermarsi al vertice della mitica prova di Sebring, un peccato dopo aver dominato la scena a lungo. Ritiro per Renger van der Zande/ Sébastien Bourdais/Scott Dixon, terzi durante la Rolex 24 at Daytona alle spalle di Acura.

WTR with Andretti Autosport prenderà il largo sulla concorrenza con una relativa scioltezza, tutto è stato rimesso in discussione ad 1h e 40 dalla fine in seguito ad un problema per l'Acura #60 di Shank Racing. La direzione gara ha chiamato in pista la Safety Car come da copione, Albuquerque si è trovato a gestire la ripartenza.

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1h e 40 per decidere una 12h 

Una prima breve green flag ha visto le Porsche attaccare Acura, una prima schermaglia che ha preceduto una nuova decisa fase di battaglia. Albuquerque si è infatti ritrovato a sfidare Felipe Nasr #7 e Mathieu Jaminet #6, rispettivamente in seconda ed in terza piazza dopo la 10ma caution davanti a Jack Aitken (Action Express #31). A meno di sessanta minuti dalla fine è ripresa la 12h di Sebring con una penalità per la Porsche #7 di Nasr per un'infrazione ai box. Il brasiliano riuscirà a 'neutralizzare' il provvedimento dei commissari con l'11ma caution per spostare la Lamborghini #78 di Forte Racing Powered by USRT, l'ex pilota di F1 ha ripreso l'azione, mentre Jaminet tentava di spodestare dal top Albuquerque.  Il francese ed il portoghese si sono scambiati le posizioni tra turn 10 e la penultima curva, un duello sensazionale che ha condotto i protagonisti dell'IMSA WTSC verso un finale mozzafiato nella notte di Sebring.

Ultimi 40 min...

Albuquerque ha dovuto lottare, l'ultima sosta non ha sorriso a WTR che al 12mo restart ha dovuto sfidare Nasr e Jaminet. Il francese ha dato il meglio beffando tutti compresa la Cadillac di Aitken che verrà letteralmente assorbita dalla concorrenza. Il francese ha allungato sull'Acura #10, Albuquerque riuscirà ad annullare il proprio ritardo dall'ex campione dell'IMSA WTSC per la classe GTD PRO. L'ARX-06 di Wayne Taylor Racing ha tentato il tutto per tutto durante una difficile fase nel traffico delle GT, Jaminet ha provato a difendersi per mantenere la testa della competizione.  Albuquerque è finito nell'erba perdendo il controllo del proprio prototipo, l'Acura #10 è tornata pericolosamente in pista colpendo la Porsche di Jaminet. Il primo ed il secondo della graduatoria sono stati successivamente colpiti da Nasr, terzo in quel momento con la 963 #7 di Porsche Penske. https://twitter.com/MotorsportsNBC/status/1637271603099713536 Gli ultimi due passaggi in regime di bandiera verde non hanno cambiato le carte in tavola, Whelen Engineering Racing Cadillac #31 hanno tenuto la prima piazza ereditata dopo la carambola avvenuta nel finale in turn 3. BMW prende il podio prendendosi una significativa rivincita dopo quanto accaduto a Daytona, Tower Motorsport #8 ha vinto in LMP2 ed ha concluso sul terzo gradino del podio assoluto.

12h Sebring, LMP2: Tower torna in vetta

Tower Motorsport torna al vertice dell'IMSA WTSC in LMP2 primeggiando con John Farano/ Kyffin Simpson/Scott McLaughlin #8. Affermazione di classe e podio overall per la squadra che ha vinto l'ultimo titolo, leader nel finale dopo una gestione perfetta della strategia.

12h Sebring, LMP2: Keating parte bene, ma non basta

Ben Keating ( PR1 Mathiasen Motorsports #52) è stato il padrone della scena al via, il texano autore della pole-position ha dovuto fronteggiare a più riprese le due Oreca di TDS Racing di François Heriau #35 e di Steven Thomas #11.

Le varie bandiere gialle hanno cambiato la graduatoria dell'evento a favore di High Class Racing, compagine danese che si è ritrovata in vetta alle operazioni nonostante un via abbastanza difficile. Ed Jones non ha perso occasione per allungare, una missione riuscita contro l'Oreca #51 del RWR di Pietro Fittipaldi.

Ben Hanley  (CrowdStrike Racing by APR #04), Paul-Loup Chatin (PR1 Mathiasen Motorsports #52) e Scott McLaughlin (Tower Motorsport #8) si sono alternati in vetta per il traguardo delle sei ore, fase che ha preceduto una nuova caution. Da segnalare in merito un incidente in turn 1 da parte della già citata Oreca #8, in crisi  con il giovane americano Kyffin Simpson.

https://twitter.com/MotorsportsNBC/status/1637095114668384258 Tower Motorsport ha saputo tornare all'attacco nella parte conclusiva della 12h di Sebring. McLaughlin si è ritrovato al vertice ed ha regalato emozioni respingendo nel finale ogni ipotetico ritorno della concorrenza. Seconda piazza per Scott Huffaker/Mikkel Jensen/Steven Thomas  (TDS Racing  #11), terza per Ryan Dalziel/Dwright Merriman/Christian Rasmussen  (Era Motorsport  #18) 12h Sebring, LMP3: Riley Motorsports festeggia, beffa per Andretti Gar Robinson/Felipe Fraga/Josh Brudon si prendono una significativa rivincita dopo Daytona imponendosi nella classe LMP3 a Sebring. Dominio incontrastato nel finale per la Ligier #74, nettamente superiore alla concorrenza.

Andretti ci prova, Riley concretizza

Jarett Andretti/Gabby Chaves/Glenn van Berlo ed Andretti Autosport contro tutti nelle prime quattro ore d'azione. Il team che nella giornata di venerdì aveva siglato la pole-position ha saputo fare la differenza respingendo al meglio ogni assalto da parte di Riley Motorsports #74.

La temibile formazione che negli ultimi anni ha sempre dato battaglia per il successo tornerà in vetta nel finale in seguito all'uscita di scena di  Jr III Racing #30, team coinvolto nell'incidente l'Oreca LMP2 #51 del RWR Riley ha concluso in bellezza con Riley, Felipe Fraga ha condotto le danze imponendosi con margine davanti a Orey Fidani/ Matt Bell/Lars Kern (AWA #13) ed a Tijmen van der Helm/ Till Bechtolsheimer/Dan Goldburg  (JDC-Miller MotorSports #85).  

GTD PRO, Pfaff svetta con Porsche

Porsche Motorsport ha perso l'acuto nella classe regina, ma ha potuto consolarsi con una bellissima affermazione in GTE PRO. L'équipe canadese esulta con Klaus Bachler/Patrick Pilet/Laurens Vanthoor, per la prima volta a segno con la nuova 911 GT3-R (992).

12h Sebring GTD PRO: Chevy comanda, AMG risponde presente

Antonio Garcia (Corvette Racing #3) ha condotto al meglio le prime due ore della 12h di Sebring, condizionate da due bandiere gialle che hanno cambiato la storia dell'evento. Daniel Juncadella (WeatherTech Racing #79/Mercedes) è infatti riuscito a risalire il gruppo ed a mettere in discussione la classifica della GTD PRO, l'iberico è stato obbligato a partire dal fondo in seguito ad una sanzione avuta dopo le qualifiche per un'irregolarità tecnica.

Il vincitore della Rolex 24 at Daytona cederà presto il volante della propria AMG GT3 a Maro Engel, tedesco che inizierà un bel duello contro la Chevy di Jordan Taylor. I due hanno staccato gli avversari, la Ferrari #62 di Risi Competizione ha tentato invano di resistere alle spalle del binomio citato.

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Chevy in difficoltà, Pfaff ingiocabile

Uno dei momenti più significativi della Sebring 12h 2023 è arrivato a 4 ore dalla conclusione in seguito ad un danno all'ammortizzatore per la Corvette #3. Un giro è stato perso da Antonio Garcia/Jordan Taylor/Tommy Milner nonostante un rapido intervento in regime di bandiera gialla, Porsche ha ereditato il primato con Pfaff Motorsports #9.

Klaus Bachler/Patrick Pilet/Laurens Vanthoor, in rimonta dal fondo dello schieramento per un incidente in qualifica, hanno tentato di mantenere il primato davanti alla Lexus #14 di Vasser Sullivan e la Mercedes #79 di WeatherTech Racing, una missione non scontata.

Gli ultimi giri non hanno mai visto in difficoltà Porsche che ha condotto fino alla fine le operazioni. Il team campione in carica ha concluso con marine su Ben Barnicoat/Jack Hawksworth/Kyle Kirkwood (Vasser Sullivan #14/Lexus) e Jules Gounon/Daniel Juncadella/Maro Engel (WeatherTech Racing #79/Mercedes), rispettivamente in seconda ed in terza piazza all'arrivo.

BMW a segno in GTD

Doppietta BMW in GTD a Sebring dopo un finale perfetto. Paul Miller Racing precede Turner Motorsport imponendosi nei giri conclusivi grazie all'ottima prova di forza da parte di Madison Snow/Bryan Sellers/Corey Lewis #1.

12h Sebring GTD: Mercedes respinge Acura

Kyle Marcelli (Racers Edge Motorsports with WTR #93/Acura) ha mantenuto il comando delle operazioni al via della classe GTD, categoria che è stata modificata in modo sostanziale dalla seconda caution.

Mercedes ha approfittato della situazione, Kenton Koch (Team Korthoff Motorsports #32) si è trovato davanti a tutti e sulla falsariga di quanto accaduto a Daytona ha iniziato a macinare dei giri molto competitivi che hanno scremato a classe GTD. La riconoscibile AMG GT3 #32 ha condiviso a lungo la vetta con Philip Ellis (Winward Racing #57/Mercedes), una situazione che è cambiata a 6h dalla conclusione.

Mercedes tenta di controllare la gara, ma non riesce

Una penalità ha infatti rallentato l'ottima prova da parte di Mike Skeen/Mikael Grenier/ Kenton Koch #32, situazione che ha avvantaggiato Winward Racing #57. Russel Ward è stato delegato di condurre il gruppo a poco meno di 6h dalla fine, l'americano ha tentato in tutti i modi di portare a termine il compito.

Heart of Racing (Aston Martin #27) e Wright Motorsport (Porsche #16) si sono alternati in cima alla graduatoria, in battaglia per una potenziale vittoria contro la BMW #1 del Paul Miller Racing. Il tentativo è riuscito con Zach Robichon #16 che ha tentato si scappare insieme a Phillip Ellis #57, la bagarre si è infiammata a quattro ore dalla fine.

L'AMG GT3 ha tentato il tutto per tutto in curva 1, il contatto tra i primo ed il secondo della graduatoria si sono toccati. Wright ha potuto continuare la propria corsa, mentre la Mercedes ha dovuto arrendersi dopo aver piegato il braccetto della sospensione. Delusione per la squadra americana, out anche a Daytona ad gennaio.

Aston torna alla carica per spodestare Mercedes, ma alla fine vince BMW

Team Korthoff Motorsports ha ritrovato la testa della classe GTD con Mercedes, casa che anche negli ultimi due stint ha sofferto il ritorno di BMW, Aston Martin e Porsche. Le ultime due ore hanno ricompattato il gruppo con due distinte bandiere gialle, Heart of Racing #27 ha potuto prendere la testa con Marco Sorensen.

La Vantage GT3 che ha vinto l'ultima edizione della Rolex 24 si è dovuta difendere dalla Porsche di Kay van Berlo, olandese di Kellymoss with Riley al debutto con Porsche in GT3. Le due auto citate hanno perso progressivamente terreno nelle battute conclusive, Heart of Racing è uscita di scena a pochi minuti dalla fine in seguito ad un contatto in curva 10 con la Lamborghini #63 di Iron Lynx. BMW ha approfittato della situazione per vincere, Madison Snow #1 è riuscito a riportare al successo il Paul Miller Racing primeggiando su Michael Dinan/Robby Foley/Patrick Gallagher (Turner Motorsport #96/BMW) e Julien Andlauer/David Brule/Alec Udell  (KellyMoss with Riley #92/Porsche).

Piccola pausa ora per l'IMSA WeatherTech SportsCar Championship che ritornerà in azione da Long Beach (California) a metà aprile.

Luca Pellegrini