Gara ridotta, stesso copione. Come già visto nelle prime tre gare del Mondiale F1 2022, è stato il duello tra Charles Leclerc e Max Verstappen a catalizzare l’attenzione nelle posizioni nobili della classifica. Per la seconda volta quest’anno, il duello è stato vinto dall’attuale Campione del Mondo in carica che, al termine della Sprint Race di 21 giri di oggi, ha confermato la prima posizione conquistata già ieri in qualifica e domani partirà di nuovo davanti a tutti. Cerchiamo di cogliere qualche segnale dalla gara di oggi, in vista del GP in programma domani pomeriggio.

RED BULL MAESTRA NELLA GESTIONE DELLA GOMMA

La gestione della gomma sulla RB18 vincente con Verstappen e terza con Pérez, autore nella prima metà di gara del suo personale recupero dal 7° al 3° posto, è stata la chiave della Sprint Race per il team di Milton Keynes. Sia Max sia Checo sono stati abili a tenere sotto controllo, nei primi due terzi di gara, il consumo della soft riuscendo ad ottenere il massimo. L'olandese si è ritrovato ad inseguire Leclerc dopo una partenza non delle migliori, fondamentale aver tenuto la posizione su Norris al Tamburello in questo senso, mentre il messicano ha velocemente risalito la classifica ponendosi come terza forza.

Negli ultimi 7-8 giri Verstappen ha iniziato il suo recupero su Leclerc con una serie di giri molto rapidi, mentre Pérez metteva a segno il giro veloce della gara (1.19.012). Proprio l’andamento della parte finale dello stint ha mostrato quanto la RB18 sia stata gentile sulle Pirelli soprattutto all’anteriore, là dove la Ferrari ha invece sofferto moltissimo, in particolare con Leclerc. Un aspetto sottolineato anche da Carlos Sainz dopo la gara a Sky Sport: “Red Bull ha meno degrado davanti e nella seconda metà degli stint può andare più forte, dovremo sistemare la macchina per poter lottare con loro”.

In ottica strategia, Red Bull potrebbe permettersi di tentare di andare lunga con il primo stint o di utilizzare, di nuovo, la soft nella parte iniziale di gara per provare in particolare con Verstappen, a tentare una mini-fuga approfittando della mescola più morbida.

SAINZ RIPORTA IN PARITÀ NUMERICA LA FERRARI

Se Leclerc ha dovuto arrendersi a Verstappen solo al penultimo giro a causa di un graining eccessivo all’anteriore destra, come da lui stesso dichiarato nel post-gara, la Ferrari può comunque sorridere perché in seconda fila potrà contare sulla presenza di un paziente Carlos Sainz, autore di una rimonta nella Sprint Race andata oltre le sue aspettative: “È stata più semplice del previsto. Queste sono macchine che aiutano a fare sorpassi del genere, mi sono trovato bene, ho fatto una gara solida ma manca ancora qualcosa”. Sia Sainz sia Laurent Mekies, dopo la gara, hanno evidenziato come sia fondamentale ritrovarsi in parità in lotta con la Red Bull e la rimonta dello spagnolo oggi ha svoltato un weekend che aveva preso una brutta piega, ieri, con l’incidente alla Rivazza.

Ritrovandosi domani in un 2 contro 2 con la Red Bull, per Ferrari sarà necessario dover valutare il graining inatteso avuto su entrambe le vetture, come confermato da Mekies: “Il degrado della gomma è sicuramente un topic importante, sembrava meno critico in mattinata mentre nel pomeriggio lo abbiamo visto su tante vetture e su noi è stato più ampio rispetto alla Red Bull”. Tenendo conto dei problemi di graining avuto oggi e del fatto che domani alle 16 è prevista pioggia, non è utopia pensare che la Ferrari possa partire con la gomma media. Un’idea che Leclerc ha anticipato dopo la performance di oggi: “Penso che le cose possano andare diversamente con mescole più dure, bisognerà vedere la partenza e quanti giri possiamo fare con le Hard. I dati di oggi ci aiuteranno a prendere la giusta decisione”.

MCLAREN, BOTTAS E HAAS FAVORITI A CENTRO GRUPPO

McLaren ha confermato la sua ripresa e dopo il 5° e 6° posto di Melbourne con Norris e Ricciardo si è ripetuta anche oggi. È un ulteriore segnale che a Woking stanno iniziando a comprendere come sfruttare al meglio le caratteristiche della MCL36, dopo le difficoltà viste in Bahrain a marzo. Non sorprende più la presenza in top-10 di Alfa Romeo con Bottas 7° e Haas, unica squadra (assieme alla Williams con Latifi) a decidere di optare per l’uso della gomma media. Magnussen ha terminato 8°, Mick Schumacher invece è decimo e domani partirà per la prima volta in quinta fila.

Sembrano così essersi delineati i valori in campo in vista del GP, considerato il miglior ritmo di Alfa e Haas nei confronti delle vetture rivali, Alpine in particolare con Alonso sceso dal 5° al 9° posto e in lotta con il sovrasterzo sulla A522. Non è utopia poter pensare di vedere i due team clienti Ferrari raccogliere ulteriori punti in classifica: da non dimenticare che Alfa oggi ha consolidato il 6° posto in Campionato, mentre Haas ha conquistato l’ultimo punto disponibile per la Sprint mantenendo la 7^ posizione tra i Costruttori.

NOTTE FONDA MERCEDES

Al termine delle FP2, il team principal della Mercedes Toto Wolff aveva ammesso le difficoltà della Mercedes in queste prime gare: “Manchiamo in tante cose. Non riusciamo a capire la macchina, l’aerodinamica, il grip meccanico. Arriviamo da 8 anni vincenti, ora c’è un reset e dobbiamo lavorare più velocemente degli altri”. Se le FP2 avevano restituito un po’ di speranza alle Frecce d’Argento, come ammesso da Lewis Hamilton, la Sprint Race di oggi è stata invece un brutto schiaffo in faccia per Russell, 11° e incapace di recuperare posizioni.

E per lo stesso Hamilton, addirittura 14°: “Dopo questa mattina sembrava che ci fossero dei miglioramenti, ma è difficile passare qui e siamo rimasti bloccati nel trenino”, ha detto il 7 volte campione del Mondo a caldo. “Oggi è stato difficile, anche domani sarà complesso ma tutto l’anno sarà così. Attualmente non c’è nessuna luce in fondo al tunnel ma stiamo lavorando”.

I due podi di Sakhir e Melbourne sembrano già un miraggio: se per Imola ci si aspettava un miglioramento, questo weekend l'ottimismo iniziale è stato soffocato da prestazioni non all'altezza di una squadra 8 volte campione del Mondo in carica. Persa oggi anche la seconda posizione tra i Costruttori (a causa dei 14 punti fatti da Verstappen-Pérez), domani Russell e Hamilton non potranno fare altro che tentare di limitare i danni. Anche solo pensare a dicembre che Mercedes avrebbe dovuto lottare anche solo per entrare in zona punti sarebbe stato da pazzi. Oggi, invece per Brackley, è un’amara verità.

Mattia Fundarò