Era sicuramente uno dei favoriti alla vigilia, ma l’epilogo dell’esordio stagionale è stato uno di quelli sorprendenti e assolutamente da incorniciare. Il team Luzich ha infatti monopolizzato il primo round del Gt Open 2018 all’Estoril grazie ad un prestazione perfetta del suo equipaggio di punta, composto da Mac-Pier Guidi. Due piloti di assoluto valore che, insieme ad un adattamento perfetto della 488 Gt3, hanno lasciato solo le briciole agli avversari.

Gara 1

Sono bastate solamente poche curve a Mikkel Mac per imporre il suo insostenibile ritmo, grazie anche ad una partenza impeccabile. Nelle posizioni di rincalzo, invece, un contatto multiplo metteva subito fuori gioco la Lamborghini Huracan Gt3 di Imperiale affidata a Breukers-Agostini. I colori del team italiano sono stati difesi dall’altro esemplare di Mul-Venturini, issatosi nelle posizioni di vertice insieme alla Mercedes Amg Gt3 di Tom Onslow-Cole. In una gara ricca di contatti e sportellate, l’altra Lamborghini di Giuseppe Cipriani è stata messa fuori gioco dalla Bmw di Marcio-Basso, stessa cosa accaduta con la Huracan di Crestani, colpita dalla Ferrari di Montermini. Proprio l’alfiere di Rs è stato autore di una rimonta sensazionale, durante la quale si è sbarazzato della M6 di Rueda mentre là davanti Pier Guidi, subentrato al suo compagno, manteneva il controllo su Mul. Inevitabile invece la discesa in classifica di Pierbourg, pilota di classe Am, nel secondo stint di guida sulla Mercedes Amg Gt3 portata nelle posizioni da podio da Onslow-Cole. Primo ad approfittarne è stato proprio Daniele Di Amato, che ha completato il lavoro di Montermini andando a conquistare il podio ai danni della Bmw di Saravia-Rueda. L’equipaggio di Teo Martin ha quindi concluso al quarto posto davanti a Pierburg-Onslow-Cole, vincitori di classe Pro-Am. In Am la supremazia della casa tedesca è stata confermata dall’equipaggio portoghese Coimbra-Silva, in gara con una Amg Gt3 curata dalla Sports&You. Un paio di posizioni più indietro, alla quindicesima, ha concluso la Lambo di Giammaria-Liang, con l’italiano che è stato speronato da Crestani proprio quando era in lotta per le prime posizioni.

Gara 2

Dopo una prima gara dominata, Mac e Pier Guidi hanno adottato una medesima strategia anche nella seconda corsa in programma, disputata su 60 minuti di durata. Non sono bastati neanche i quindici secondi di penalità al pit stop previsti da regolamento a fermare l’equipaggio Luzich, in testa dal terzo giro fino al momento del cambio pilota. Dopo questa fase è stata infatti la Lamborghini Huracan griffata Imperiale di Agostini-Breukers a prendere il comando delle operazioni, reduce da uno zero in gara1 e quindi immune da tempo aggiuntivo in corsia box. Nonostante la grande potenza del V10 di Sant’Agata Bolognese, manifestata soprattutto sul rettifilo principale, il pilota olandese nulla ha potuto contro l’attacco costruito alla perfezione di Mac che, a venti minuti dal termine, ha portato la sua 488 al comando. Da li’ l’immediata fuga del danese ha lasciato il duo Imperiale a battagliare per la seconda posizione, restata nelle mani di Breukers-Agostini davanti ai compagni di squadra Venturini-Mul. Ottima la quarta piazza del duo della VSR composto da Costa-Ling che, dopo una solida prima gara, hanno replicato anche nella corsa domenicale. La Lamborghini Huracan ha preceduto, dopo un duello prolungato nel finale, la Ferrari 488 di Montermini-Di Amato, costretti ancora una volta alla rimonta ma relegati alla fine al quinto posto. Sesta l’altra Huracan di Ombra affidata a Fioravanti-Rees, i quali hanno preceduto i vincitori della classe ProAm. Stiamo parlando della Mercedes della Drivex di Hahn-Khodair. In classe AM, è stata invece la Lamborghini VSR di Borlenghi-Lewandoski.

Con l’ovvia testa della classifica di campionato occupata da Mac-Pier Guidi, il Gt Open farà tappa al Paul Ricard per il secondo appuntamento stagionale: il tutto nel weekend del 5-6 maggio.

Alessio Sambruna