Gara 1

Il fine settimana belga è iniziato nel migliore dei modi, per David Perel e la sua Ferrari 488 della Rinaldi Racing, con cui ha fatto segnare il record della pista della categoria con la sua pole. La competitività del pilota sudafricano è stata confermata anche in gara, quando ha preso il comando dalla prima casella conducendo fino al momento del cambio pilota. Dietro, nel frattempo, le prime fasi di gara escludevano due dei potenziali protagonisti dalla lotta per le prime posizioni; Andrea Montermini è stato infatti coinvolto in un testacoda alla partenza a La Source, mentre un giro dopo un contatto multiplo alla Bus Stop metteva fuori gioco la Bmw M6 di Cruz-Beirao da Vega. Tutto questo non ha impedito alla Ferrari 488 della Luzich di Mac di mettersi alla caccia della vettura gemella della Rinaldi che, dopo la sosta ai box con Kogay al volante al posto di Perel, è sprofondata in classifica fino al ritiro finale. Anche per il team americano, tuttavia, il regime di cambio pilota non faceva prevedere nulla di buono; Mac-Pier Guidi hanno infatti dovuto scontare 15 secondi di stop supplementare derivanti dal risultato del Paul Ricard, ma ciò non ha impedito ai due di lottare per la vittoria assoluta. Complice anche qualche problema ai pit stop delle Lamborghini di Imperiale, Pier Guidi è riuscito a conquistare la prima posizione con un sorpasso a Le Combes ai danni proprio della Huracan di Venturini-Mul. I due hanno preceduto i compagni di squadra Agostini-Breukers, con questi ultimi bravi a contenere la rimonta della debuttante Bmw M6 della Senkyr Motorsport affidata a Gonda-Eiksson, in lotta per il podio ma ostacolati da un imprevisto in corsia box. Costretti ad una risalita da centro gruppo anche Rueda-Saravia, coinvolti nei contatti del primo giro, ed alla fine quinti con la loro M6 targata Teo Martin. Grande bagarre anche in classe Pro-Am con tre equipaggi a giocarsi la vittoria di classe negli ultimi giri. Alla fine ad avere la meglio sono stati Cole-Pierburg con la Mercedes della Sps, con cui ha preceduto la Lamborghini Huracan della Lazarus di Crestani-Ramos. In Am invece successo per Borlenghi-Lewandoski con la Huracan della Vincenzo Sospiri Racing.

Gara 2

Se la prima gara è stata contraddistinta da una fantastica performance della Ferrari della Luzich, la stessa cosa è accaduta anche nella seconda, ma con protagonisti Rueda-Saravia con la loro Bmw M6 Gt3 dell Teo Martin. Gli alfieri della scuderia madrilena sono stati infatti veri mattatori della domenica belga, con la conquista della pole prime ed una gara dominata in lungo e in largo poi. I due non hanno mai sostanzialmente aperto i discorsi per la lotta per la prima posizione, costringendo tutti i loro rivali a battagliare per la piazza d'onore. Primi fra questi sono stati i sorprendenti debuttanti Gonda-Eriksson con la Bmw della Senkyr, che dopo aver mancato il podio in gara1, sono riusciti a raggiungere questo importante traguardo nella gara domenicale. Il vero dominio Bmw avrebbe potuto materializzarsi in modo completo con un podio targato Germania; la seconda M6 della Teo Martin di Cruz-Beirao da Vega è stata infatti in lotta per la top 3 fino all'ultima curva dell'ultimo giro quando, dopo un rusticano duello con la Ferrari 488 di Montermini-Di Amato, ha avuto la peggio nei confronti degli alfieri della Rs Racing, dato che una penalità a fine gara li ha retrocessi fino alla settima piazza. I nostri portacolori sono così riusciti a riscattare lo sfortunato esito di gara1, concretizzando una buona prestazione tra i saliscendi delle Ardenne. Ottimo quarto posto per la Vincenzo Sospiri Racing, con la Lamborghini affidata a Liberati-Ling che, dopo un bel confronto negli ultimi giri, ha avuto la meglio sulla vettura gemella della Imperiale di Venturini-Mul. Sesti invece Mac-Pier Guidi, che questa volta nulla hanno potuto contro il tempo aggiuntivo in corsia box dopo una prima parte di gara che li ha visti ancora una volta nelle primissime posizioni. In classe Pro-Am prima affermazione dell'Audi R8 della Optimum di Ellis-Wilkinson mentre in Am, dopo una prima gara spettacolare quanto sfortunata, Salikhov si è rifatto con una bella vittoria di classe.

In classifica di campionato Mikkel Mac comanda in solitaria con 12 punti di vantaggio sul duo Saravia-Rueda grazie all'assenza di Pier Guidi al Paul Ricard. Pagano invece 24 lunghezze Venturini-Mul con la Lambo targata Imperiale, davanti appena di un punto nei confronti di Montermini-Di Amato. Prossimo appuntamento del Gt Open sarà sul tracciato dell'Hungaroring nel weekend del 7-8 luglio.

Alessio Sambruna