Fresco dell'oro nel paraciclismo ottenuto pochi giorni fa, Alex Zanardi sarà presente nel round finale del Campionato Italiano GT Endurance, che andrà in scena il prossimo 5-6 ottobre sul circuito toscano del Mugello.

A darne notizia è lui stesso con un comunicato ufficiale che dà conferma a una voce che correva negli ultimi mesi: la sua presenza nell'appuntamento conclusivo a bordo della BMW M6 GT3 lo vedrà condividere l'abitacolo con il pilota BMW Motorsport Junior Erik Johansson (SWE) e Stefano Comandini (ITA).

Il campione bolognese torna quindi sul circuito del Mugello dopo la presenza del 2016, quando vinse Gara 2 sempre a bordo dell’auto tedesca.

“Non vedo l’ora che arrivi il weekend al Mugello, per molte ragioni. Per prima cosa, sono passati alcuni mesi dalla mia ultima gara a Daytona e sono impaziente di tornare al volante. Il BMW Team Italia gestito dal mio vecchio amico Roberto Ravaglia è come una seconda famiglia per me, così come gli ingegneri della BMW M Motorsport, che sono stati al mio fianco per molti anni. Ora stiamo tornando tutti in pista insieme. E, ultimo ma non meno importante, ci sono i ricordi della vittoria nel 2016, al mio debutto nella BMW M6 GT3. È stato un weekend indimenticabile e indescrivibile. So già che mi godrò la preparazione e la gara al Mugello dal primo all’ultimo momento”.

Zanardi guiderà senza protesi anche al Mugello: per frenare userà le mani, attraverso lo stesso sistema montato sulla BMW M8 GTE utilizzata per la 24 di Daytona. Questo sistema sarà combinato con i pedali standard della BMW M6 GT3 utilizzati da Eriksson e Comandini. Il volante di Zanardi con l’anello per accelerare è già stato avvistato nelle sue apparizioni in GT e al suo esordio al DTM a Misano (ITA) l’anno scorso.

Si prospetta dunque un grande spettacolo al Mugello, in occasione della tappa conclusiva della stagione 2019: già molti tifosi erano presenti a Vallelunga nel corso dello scorso weekend e di sicuro l'affluenza non potrà altro che aumentare per non perdere l'occasione di vedere in azione il grande Alex Zanardi.

Anna Mangione