Lewis Hamilton: voto 9. Arriva a Silverstone con i propositi di spaccare il mondo davanti al pubblico di casa, ma in realtà è ancora alle prese con le sue paturnie che gli giocano un brutto scherzo quando al sabato viene beffato in extremis. Trovatosi a rimontare dalla sesta posizione, in men che non si dica si ritrova alle spalle del compagno, iniziando la caccia grossa a suon di giri veloci. Dopo un altro pit stop difficile, dovrà aver pensato che non fosse nemmeno questa la sua giornata: ed invece tutto torna a sorridergli quando il cambio di Rosberg inizia a fare le bizze, e lui si ritrova sul piatto (d'argento, ovviamente) una vittoria che può invertire la rotta di questo Mondiale.

Nico Rosberg: voto 9. Che cosa rimproverargli? In qualifica è strepitoso nella sua testardaggine, quando rimane in pista e all'ultimo istante strappa la pole al compagno: roba da campioni. Alla domenica fatica a contenere il ritorno dello scatenato Lewis, ma è soprattutto sfortunato nel dover parcheggiare la sua Mercedes a bordo pista, venendo privato di una vittoria (quasi) certa. Potrà rifarsi in Germania, anche se la pressione adesso potrebbe iniziare a farsi sentire.

Valtteri Bottas: voto 9. Straordinaria la sua concretezza, con il secondo podio consecutivo che conferma le sue grandi doti. Vittima del meteo e della strategia sbagliata Williams al sabato, è bravo a sfruttare in gara le potenzialità della sua vettura, anche se lui ci mette molto del suo: Massa intanto è sempre meno prima guida del team...

Fernando Alonso: voto 9. Una gara da applausi, condizionata da una pessima qualifica (non per colpa sua) e nella quale riesce ad esaltare il pubblico a suon di sorpassi. Lui la prende quasi con filosofia, cercando di spostare l'attenzione più che sui suoi meriti sulle lacune della F14T, un po' come voler dire: io ci sono, la macchina ancora no. La Ferrari non può fare a meno del proprio indomito condottiero, più che mai uomo-squadra anche quando le cose sembrano non volerne sapere di migliorare. Unico errore: l'errato posizionamento al via, che gli costa 5" di penalità. Ma dopo una gara come questa si può anche soprassedere...

Daniel Ricciardo: voto 8. Ad una qualifica un po' sottotono risponde con una gara eccellente, nella quale capitalizza al meglio una strategia diversa rispetto al compagno che ancora una volta finisce alle sue spalle. Lui dovrebbe averci fatto l'abitudine, se non fosse che quest'ultimo sia un affermato quattro volte campione del mondo...

Sebastian Vettel: voto 8. A tratti si rivede il Vettel migliore: velocissimo in qualifica, dove conquista una prima fila che gli mancava dallo scorso anno; grintoso e deciso in gara, anche se forse con qualche lamentela in meno alla radio avrebbe potuto superare prima Alonso. Eppure, il suo problema si chiama ancora una volta Ricciardo il quale, probabilmente senza ancora averne capito il motivo, gli finisce nuovamente davanti. Quando arriverà il momento della sua riscossa?

Jenson Button: voto 8. Nella gara di casa dedicata a papà John, il buon Jenson (alle prese con aste benefiche, autografi ai fans e caschi rosa-shocking) si ricorda di essere ancora un gran pilota, rispolverando una prestazione-super che lo porta al quarto posto nelle qualifiche ed a un passo dal podio in gara. Peccato che forse tutto ciò non basterà a fare cambiare idea a coloro che spingono per l'arrivo di un top driver, senza forse accorgersi di avercelo (seppure a fasi alterne) già in casa.

Nico Hulkenberg: voto 7. Nono arrivo a punti su nove gare: pur senza eccellere quanto a prestazioni, Nico si conferma campione di solidità, dimostrando ancora una volta di essere un pilota completo e pronto per il grande salto verso un top team.

Kevin Magnussen: voto 7. Sfrutta il weekend felice della McLaren concludendo a punti dopo essere scattato quinto: eppure, in generale è sempre apparso un gradino più in basso rispetto ai livelli del compagno Button. La gavetta è lunga e, a volte, fatta di alti e bassi.

Daniil Kvyat: voto 7. Con una Toro Rosso costantemente da top ten lui non si lascia sfuggire l'occasione, massimizzando le opportunità che gli si pongono davanti e racimolando altri due preziosi punti in chiave iridata.

Jules Bianchi: voto 7. Coglie la miglior prestazione della carriera in qualifica, chiudendo 12° (davanti alle due Ferrari) e mostrando che in condizioni meteo variabili lui c'è. In gara può far poco per contenere il ritorno degli avversari alle prese con vetture di un altro livello.

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