133 millesimi di differenza nella prima sessione, 83 al termine della seconda: la battaglia finale tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg sembra già essere entrata nel vivo. Questo è quanto ha detto la prima giornata di prove sul circuito di Abu Dhabi, teatro della sfida decisiva che domenica assegnerà il titolo iridato. Il pilota britannico, nel frattempo, ha però voluto mettere subito le cose in chiaro, piazzandosi davanti a tutti in entrambe le sessioni: un inizio di week-end praticamente perfetto per il leader del Mondiale, al quale in gara basterà un secondo posto per bissare il suo titolo conquistato nel 2008. Hamilton è sembrato a proprio agio sia in configurazione qualifica che durante i long-run, dove il suo vantaggio nei confronti del rivale è persino aumentato: dal canto suo, Rosberg tenterà di estrarre dal cilindro ancora una volta una prestazione-super in qualifica, nell'intento di conquistare la sua 12° pole position stagionale.

Ma oltre alla battaglia interna tra i due portacolori del team di Woking, esiste anche un'altra gara, seppur distante anni luce, almeno a giudicare dai tempi sul giro: a primeggiare, sotto questo punto di vista, è stato Kevin Magnussen con la McLaren, il quale si è piazzato a quasi otto decimi da Hamilton, regolando nell'ordine la Red Bull di Vettel e la Williams di Bottas. Il team di Milton Keynes è apparso in gran forma soprattutto con la mescola più dura, con la quale è riuscito a realizzare ottimi tempi che lasciano ben sperare il neo-ferrarista e Daniel Ricciardo (oggi sesto) in vista della gara. Per quanto riguarda, invece, la scuderia di Grove, i tecnici sono riusciti a risolvere il curioso problema verificatosi in mattinata, quando sia sulla vettura di Bottas che su quella di Massa si era contemporaneamente staccata una parte della carrozzeria sulla fiancata destra: un guaio causato da un nuovo sistema di raffreddamento.

Guai più seri, invece, per Fernando Alonso: lo spagnolo, al suo ultimo week-end da ferrarista, è stato infatti costretto a parcheggiare la propria F14T in pista in seguito ad un problema elettrico, il quale non gli ha consentito di realizzare nessun tempo cronometrato. Un problema non da poco, visto che Alonso è stato costretto a saltare il prezioso lavoro di messa a punto per la gara ma anche la simulazione di qualifica. Tutto il lavoro si è così concentrato sulle spalle di Kimi Raikkonen, il quale si è piazzato in settima posizione lamentando i consueti problemi di sottosterzo. A chiudere la top ten si sono quindi piazzati Button (problemi ai freni per l'inglese), Kvyat e Massa. Nelle retrovie, il rookie Will Stevens ha proseguito il proprio apprendistato al volante della Caterham, pur rimediando un distacco di 1"6 dal compagno Kobayashi: entrare nel 107% sarebbe già un primo traguardo.

Marco Privitera

Pos No Driver Team Time/Retired Gap Laps
1 44 Lewis Hamilton Mercedes 1:42.113 35
2 6 Nico Rosberg Mercedes 1:42.196 0.083 37
3 20 Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 1:42.895 0.782 37
4 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 1:42.959 0.846 33
5 77 Valtteri Bottas Williams-Mercedes 1:43.070 0.957 34
6 3 Daniel Ricciardo Red Bull Racing-Renault 1:43.183 1.070 32
7 7 Kimi Räikkönen Ferrari 1:43.489 1.376 33
8 22 Jenson Button McLaren-Mercedes 1:43.503 1.390 23
9 26 Daniil Kvyat STR-Renault 1:43.546 1.433 38
10 19 Felipe Massa Williams-Mercedes 1:43.558 1.445 34
11 11 Sergio Perez Force India-Mercedes 1:43.746 1.633 37
12 13 Pastor Maldonado Lotus-Renault 1:44.005 1.892 38
13 27 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 1:44.068 1.955 32
14 25 Jean-Eric Vergne STR-Renault 1:44.157 2.044 39
15 21 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 1:44.316 2.203 38
16 99 Adrian Sutil Sauber-Ferrari 1:44.763 2.650 37
17 8 Romain Grosjean Lotus-Renault 1:44.986 2.873 35
18 10 Kamui Kobayashi Caterham-Renault 1:45.505 3.392 38
19 46 Will Stevens Caterham-Renault 1:47.057 4.944 34
20 14 Fernando Alonso Ferrari No time 2

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