Per Edoardo Mortara quello di Roma si poteva considerare l’E-Prix di casa essendo per metà italiano. Dopo una buona qualifica e una prima fase di gara tutta in rimonta, il pilota di Ginevra ha dovuto alzare bandiera bianca. Al termine della gara l’abbiamo ascoltato ai nostri microfoni per avere le sue prime impressioni sul circuito capitolino e cosa ha causato il suo prematuro stop.

LiveGP.it: Sei stato molto competitivo in qualifica, in gara al restart hai subito superato Massa e sembrava ne avessi ancora…

Edoardo Mortara: Lo start non è stato dei migliori, ma la cosa positiva è che eravamo veloci, a livello di energia eravamo messi anche meglio degli altri, insomma potevamo puntare tranquillamente ai primi cinque posti. Purtroppo c’è stato un problema tecnico che ci ha fermato, ma penso che oggi ci fosse la possibilità di far bene.

La guida sul bagnato, presente sia in qualifica che nelle prime fasi di gara, ha comportato diverse difficoltà?

Sicuramente non è facile, specialmente perché abbiamo fatto entrambe le prove libere sull’asciutto e non sapevamo come si comportava la vettura sulla pista bagnata. Ti trovi in una situazione un po’ nuova e con queste macchine sul bagnato è sempre un po’ difficile però devo dire che in fin dei conti non era neanche male.

Con questi pneumatici si riesce a salire sui cordoli e mantenere le stesse traiettorie dell’asciutto?

Più o meno è la stessa cosa perché alla fine comunque rimane una vettura molto rigida e devi evitare, a prescindere, di prendere i cordoli. Anche se hai degli pneumatici che sono quasi stradali alla fine bisogna sempre evitare di salire sui questi cordoli molto alti.

Invece il circuito e, in particolar modo, lo scollinamento è difficile da affrontare sia per la vettura che per l’aspetto fisico del pilota?

Sinceramente mi aspettavo più difficoltà, non era poi così terribile. Lo scollinamento in qualche modo è speciale, perché sembra di decollare con la vettura, specialmente in qualifica, per non avere problemi lo dovevi prendere con le quattro ruote dritte. A livello fisico ho fatto diverse gare in GT molto più impegnative e stressanti quindi ero abituato.

Riguardo ai problemi avuti sulla vettura in gara?

La vettura non è ancora arrivata ai box per poter vedere nello specifico cos’è successo e poterne sapere di più.

Riguardo al prossimo E-Prix?

Anche a Parigi, come qui a Roma, si può far bene perché il circuito si addice abbastanza bene alle caratteristiche della nostra monoposto, speriamo di avere più fortuna.

Dai nostri inviati a Roma, Carlo Luciani e Michele Montesano