Il Gp del Belgio del 1998 viene ricordato come una delle corse più ricche di imprevisti e colpi di scena nella storia della Formula 1. Prima dell'inizio della gara, sul circuito è la pioggia a fare da protagonista: nonostante ciò, la Direzione Gara decide di dare il via regolarmente senza utilizzare la safety car. Nel gruppo di testa tutto regolare, con Hakkinen (scattato dalla pole) davanti a tutti seguito da Villeneuve e Schumacher, ma subito dopo il tornantino della Source Coulthard va a muro e rimbalza in pista. A causa delle scarse condizioni di visibilità si innesca una carambola enorme che coinvolge oltre metà delle vetture, tra cui Irvine, Salo, Barrichello, Rosset, Takagi e molti altri. Con la pista completamente ostruita i commissari sventolano la bandiera rossa, fermando la gara per oltre un'ora al fine di pulire il tracciato dai detriti. Il Gran Premio riprende con una seconda partenza che vede protagonisti alcuni piloti coinvolti nel mega incidente: tra di essi Irvine, che si porta addirittura in seconda posizione dietro ad uno straordinario Hill, il quale aveva bruciato tutti alla partenza. Subito dietro Hakkinen sfiora Schumacher e va in testacoda, venendo centrato da Herbert, con entrambi i piloti costretti al ritiro. Entra la safety car in pista ed alla ripartenza Hill e Schumacher staccano tutti, mentre la pioggia aumenta d'intensità e costringe a rientrare tutti per montare le gomme da bagnato. All'ottavo passaggio Schumacher scavalca Hill e si porta in testa, mentre nel frattempo Villeneuve, rimasto su mescola intermedia, va a muro all'Eau Rouge; poco dopo il tedesco della Ferrari, alle prese con il doppiaggio di Coulthard, centra in pieno il pilota della McLaren a causa di un malinteso ed entrambi sono costretti al ritiro. Il ferrarista, una volta rientrato ai box, si dirige infuriato verso lo scozzese ed i due vengono separati a fatica dai meccanici. Due giri dopo anche Irvine si ritira in seguito ad un'uscita di pista, mentre Fisichella centra in pieno la Minardi di Nakano che procedeva lentamente. Ralf Schumacher, avendo anticipato il pit stop, sale in seconda posizione dietro al compagno di squadra Hill, andando ad ottenere una storica doppietta per la Jordan. Sul podio con loro anche Jean Alesi.

Carlo Luciani

{jcomments on}