La Super Stagione 2019-20 del WEC è appena iniziata ma, come prevedibile, si guarda già al futuro e alla nuova (tanto discussa) categoria HyperCar. Considerando che ormai la classe LMP1 è un morto che cammina, sono sempre più le case automobilistiche che stanno preparando l'ingresso nel Mondiale Endurance con le loro supercar che faranno il debutto a partire dalla seconda metà del 2020. Purtroppo, la nuova categoria non inizia con i migliori auspici (o almeno non così come sperava l’Aco): le vetture di Aston Martin e Glickenhaus, a differenza di Toyota, saranno prive del sistema ibrido.

Partiamo dall’Aston Martin: David King (direttore tecnico di Aston Martin Racing) ha confermato la presenza della Valkyrie nel WEC, ma l’Hypercar di Gaydon non sarà ibrida. King, in merito, ha così affermato: “Il regolamento prevede una potenza massima di 750 Cv. La nostra vettura stradale ne genera già 1176: non avrebbe senso aggiungere altro peso per le componenti elettriche quando devi già depotenziare la parte endotermica (oltretutto un V12).” Il direttore tecnico ha così continuato: “La Valkyrie stradale presenta un sistema ibrido, ma, studiando il regolamento, montarlo sull’asse anteriore non avrebbe un significativo vantaggio considerando che si attiva superati i 120 Km/h.”

Trapelano anche i nomi delle due strutture che porteranno in pista le vetture inglesi: si tratta della Multimatic Motorsport e R-Motorsport. Della prima non c’è bisogno di presentazioni, considerando che la struttura, guidata da Larry Holt, è stata per diversi anni il braccio armato Ford nel progetto GT del WEC (occupandosi anche della progettazione e fase di test), inoltre in precedenza ha collaborato anche con Ferrari in ambito GT.

Per quanto riguarda la R-Motorsport, il team svizzero ha fatto debuttare quest’anno la Vantage nel DTM, ma per anni ha lavorato con Mercedes, sempre per il campionato turismo tedesco. Florian Kamelger, team principal della struttura, per ora ha negato il suo coinvolgimento nel progetto, ma presto ne sapremo di più.

Per quanto riguarda la Glickenhaus, sono da poco usciti i primi rendering riguardo alla nuova arma che prenderà parte all’avventura targata WEC: la SCG 007. Contrariamente da quanto affermato in precedenza, questa vettura non sarà dotata di un sistema ibrido, ma solamente da un motore Biturbo V6 da 3.0 litri in grado di sprigionare (come da regolamento) 750 Cv. Resta ancora ignoto il fornitore. Le linee della vettura sono d’ispirazione classica, come da tradizione del costruttore, ma il telaio sarà interamente in carbonio e si baserà sulla 03, ovvero la vettura che ha calcato per molti anni il tracciato del Nürburgring. Confermata la sua produzione in Italia, che inizierà nei primi mesi del 2020.

Per due costruttori che confermano la loro presenza ce n'è uno che declina: si tratta della Mercedes che, con la sua divisione sportiva, ha deciso di non prendere parte al WEC con la sua Project One. Tobias Moers, boss AMG, ha recentemente così dichiarato: “Molti ci chiedono se svilupperemo la Project One per le corse e la categoria HyperCar, ma posso dire con certezza che non lo faremo. Sono davvero curioso di vedere come delle auto così costose e performanti si comporteranno in un campionato dove vige il BoP (Balance of Performance): a mio avviso questa soluzione non sembra la più corretta da intraprendere.”

Sono diversi gli aspetti ancora controversi di questa categoria, che promette di rinvigorire un campionato a corto di partecipanti. Anche se, per ora, sta dando solamente grattacapi: ultimo, ma non di minore importanza, l'aumento del tempo sul giro teorico di Le Mans di circa cinque secondi. In altre parole, significa rendere la nuova categoria (velocisticamente parlando) simile alla LMP2, con conseguenti conflitti di interessi. Vedremo se l’Aco riuscirà a sbrogliare anche questa matassa prima dell’inizio della nuova Super Stagione.

Michele Montesano