In maniera del tutto inaspettata, Aston Martin lascia il progetto Hypercar dopo mesi di sviluppo, promesse e tanta curiosità. In seguito all'accordo IMSA - ACO, decisione che in parte ha fatto morire l'idea di ACO per le Hypercar, Aston Martin ha deciso che non sarà presente alla stagione 2020/2021 del FIA World Endurance Championship.

La notizia della convegenza tra America ed Europa è solo uno dei motivi che hanno fatto spegnere il sogno Aston Martin Hypercar. Con l'ingresso da parte di Lawrence Stroll del famoso brand britannico e l'ingente sforzo economico per l'ingresso in Formula 1, il programma Hypercar ha subito un durissimo colpo che ha portato alla chiusura.

Aston Martin ha confermato che l'impegno nella classe GTE PRO non subirà variazioni anche nel 2021, data dello sbarco in Formula 1.

Aston Martin dice addio, cosa succede ora?

L'addio di Aston provoca un grosso terremoto all'interno del FIA WEC. Toyota e Glickenhaus restano sole per l'immimente stagione che inizierà a settembre da Silverstone. Le nuove LMDh hanno dato il colpo di grazia ad un piano, quello delle Hypercar, molto debole e molto incerto.

Senza delle basi concrete, che tra l'altro non hanno attirato i Costruttori, le nuove LMDh sono destinate a coprire definitivamente l'immagine delle Hypercar. Un esempio del fallimento è quello di Peugeot, Casa che aveva annunciato l'idea di un'hypercar, ma tutto sembra essere modificato a favore delle LMDh.

Come se non bastasse, non è esclusa l'ipotesi che Aston possa entrare nel progetto LMDh, progetto molto meno costoso. L'idea di competere per la vittoria assoluta alla 24h di Le Mans, sostiene Andy Palmer (CEO di Aston Martin), rimane intatta per il futuro. La situazione è però cambiata ed ha senso mettere tutto in pausa per riconsiderare le opzioni disponibili.

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Luca Pellegrini