Il team Rebellion Racing ha conquistato la sua prima pole in assoluto nel WEC: Gustavo Menezes e Bruno Senna hanno letteralmente volato sul circuito di Shanghai. È la prima volta che un prototipo convenzionale batte uno dotato di tecnologia ibrida. Ed ora attesa trepidante per la gara, da cui ci si attende la reazione dell’armata Toyota. In classe LMP2 Lapierre e Borga hanno conquistato la pole per il Cool Racing. Mentre in LMGTE Pro sono stati i campioni in carica della Porsche Estre e Christensen a svettare; ottima la prestazione del nostro Matteo Cairoli, che ha regalato alla casa di Stoccarda la prima fila anche nella classe LMGTE Am.

Ciò che è successo in LMP1 è qualcosa di epocale! Per la prima volta il “Golia nipponico” è stato sonoramente battuto dal “Davide privato”. Complice l’EoT (Equivalence of Technology) le Toyota TS050 sono parse poco competitive sin dalle prime prove libere; molti hanno pensato ad una tattica ma alla fine i valori in campo non sono cambiati anche in qualifica. L’unica Rebellion presente a Shanghai, quella di Menezes-Senna, è riuscita a siglare la pole position con un tempo di 1’45”892. Il team elvetico ha così spezzato l’egemonia Toyota che durava sin dal Bahrain del 2017, quando la pole fu conquistata dalla Porsche. Seconda posizione per la Ginetta del team LNT di Mike Simpson e Charlie Robertson, seguita dalla gemella di Ben Hanley e Egor Orudzhev. Ultime di classe le due Toyota: quarto l’equipaggio Mike Conway e Kamui Kobayashi, quinto Brendon Hartley e Kazuki Nakajima, addirittura a due secondi dalla pole.

In LMP2 Nicolas Lapierre e Antonin Borga hanno regalato al Cool Racing la prima pole nel WEC, grazie a un crono di 1’48”649. Il duo ha preceduto l’Oreca del Jackie Chan DC Racing, primo prototipo gommato Goodyear, e la gemella dello United Autosport. Buon sesto posto per il Cetilar Racing che, con la Dallara motorizzata Gibson, ha spezzato il monopolio Oreca mettendosi alle spalle la Signatech Alpine e il Racing Team Nederland.

In LMGTE Pro a partire dal palo sarà la Porsche campione in carica di Michael Christensen e Kevin Estre, con quest’ultimo autore di un tempo monstre. Nulla ha potuto l’Aston Martin di Marco Sorensen e Nicki Thiim distanziata di soli diciotto millesimi. Terza l’altra Vantage di Alex Lynn e Maxime Martin, che ha preceduto le due Ferrari 488 GTE rispettivamente di James Calado-Alessandro Pier Guidi e Miguel Molina-Davide Rigon.

A svettare in LMGTE Am è stato il nostro Matteo Cairoli, in equipaggio con Egidio Perfetti, regalando la pole al Team Project 1. Secondi, a sette decimi, Paul Dalla Lana e Ross Gunn su Aston Martin; terza la Porsche del Dempsey-Proton Racing. Solamente sesta la prima delle Ferrari, quella del AF Corse dei nostri Fisichella e Castellacci affiancanti da Flohr.

Michele Montesano