Come in qualsiasi estate che si rispetti, anche quella dell'annata 2014 promette di regalare il classico "giallo" capace di generare polemiche e discussioni nel Circus della Formula 1. Il "merito" stavolta va dato alla Federazione Internazionale che, attraverso una missiva inviata nei giorni scorsi da Charlie Whiting a tutti i team, ha di fatto reso illegale con effetto immediato il sistema di sospensioni denominato FRIC, entrato in vigore nel 2008 grazie all'intuizione dei tecnici Renault. La manovra, già prevista per il 2015 ed attuata nell'intento di ridurre i costi, è parsa quantomeno inopportuna innanzitutto per la tempistica (ci si trova, difatti, nel bel mezzo della stagione) ma anche per le modalità di attuazione, visto che alle undici scuderie non è arrivato un vero e proprio "diktat", bensì un placido suggerimento volto a sconsigliare l'utilizzo di tale sistema al fine di non incorrere in eventuali penalità. Un pastrocchio reso ancora più ingarbugliato dal fatto che, dietro un'eventuale richiesta avanzata dall'unanimità dei team, il provvedimento sarebbe automaticamente posticipato a fine stagione: una possibilità che, costituendo un facile strumento di pressione, pone le basi per una vera e propria battaglia politica interna al Circus. Se da un lato, difatti, i top team hanno già fatto sapere di essere disposti a rinunciare al FRIC già a partire da Hockenheim, dall'altro l'unanimità sembra ancora essere lontana, visto che qualche squadra minore potrebbe cogliere l'occasione per presentare reclamo qualora qualcuno si presentasse con il discusso dispositivo nella prossima gara tedesca.

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