Se dovessimo utilizzare un paragone molto in voga, soprattutto in ambienti calcistici, il week-end che la Ferrari si appresta ad affrontare in Spagna potrebbe essere tranquillamente definito come l'inizio dell'Operazione Remuntada. Impresa tutt'altro che facile, anche perché in questo caso c'è da ribaltare un pesante passivo subito all'andata (pardon, nelle prime quattro gare...) di quattro a zero in favore della Mercedes. O, se preferite, di 154 a 52 punti in classifica, sempre accumulati dal team di Brackley sul Cavallino. Se i miracoli sportivi nel calcio sono difficili, figuriamoci in Formula 1. Eppure, a Maranello nessuno sembra intenzionato a voler gettare la spugna, specie considerando che il campionato è giunto ad appena un quinto del proprio svolgimento. Se, da un lato, il mercato di riparazione ha portato all'innesto di Marco Mattiacci al posto del dimissionario Stefano Domenicali al vertice della Gestione Sportiva, è soprattutto sul fronte degli sviluppi tecnici che gli uomini del Cavallino si stanno rimboccando le maniche, nel tentativo di colmare il gap con l'invincibile armata tedesca sin qui vista in questo inizio di stagione. Ma quali sono le mosse che stanno studiando a Maranello in tale direzione?

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