Con una grande prestazione Richard Verschoor si è preso la vittoria nella Feature Race del Red Bull Ring, ottavo round stagionale della Formula 2. L’olandese del team Trident ha sfruttato al meglio le condizioni mutevoli della pista, azzardando una partenza con le slick quando la maggior parte degli avversari è invece scattata con le rain, a causa di un tracciato ancora umido. Seconda piazza per Jehan Daruvala davanti ad un ottimo Logan Sargeant.

Pioggia, Safety Car e strategie: che caos al Red Bull Ring

Verschoor, partito dalle retrovie, ha voluto tentare l’azzardo di una partenza con gomme slick su un tracciato ancora in larga parte umido. L’olandese è stato bravo nelle prime fasi di gara ad evitare problemi nei primi giri, quando un contatto che ha visto coinvolto Armstrong, anche lui con le slick, ha portato in pista la Safety Car.

A questo punto, per l’olandese si è trattato di portarsi in testa e prendere più vantaggio possibile sugli avversari che nel frattempo si erano fermati per cambiare le proprie gomme. Il pit per lui è arrivato al 16° passaggio, montando così le gomme più dure e arrivando fino alla fine. Unico dubbio per lui il motivo dello stop durante il giro di rientro; se si trattasse di assenza di carburante, per lui sarebbe una beffa che porterebbe alla squalifica.

Seconda piazza per Jeahn Daruvala, che in una gara ricca di colpi di scena ha portato la sua Prema sul podio dopo una bella battaglia con il rientrante Roberto Mehri, secondo sotto la bandiera a scacchi ma penalizzato come tantissimi altri a causa degli assurdi track limits imposti da una Race Direction inflessibile. Quinta posizione finale per lo spagnolo.

Sargeant e Fittipaldi in ottima forma, davanti non cambia nulla

Completa il podio un Logan Sargeant che sta prendendo sempre più confidenza con la vettura, davanti a Enzo Fittipaldi, che ci ha provato fino alla fine a prendere il podio. Dietro di loro Dennis Hauger, mentre a chiudere la top ten è Juri Vips, in testa dopo la prima curva.

Cambia poco in testa alla classifica, con Drugovich e Pourchaire entrambi fuori dai punti che contano. Gara incolore per entrambi, che hanno badato più che altro ad evitare problemi maggiori. Peccato anche per Armstrong, che sarebbe partito con la strategia vincente, ma si è visto costretto al ritiro dopo poche curve.

Infine, occorre sottolineare come, ancora una volta, la Direzione Gara si sia resa protagonista di una serie di penalizzazioni inflitte ai piloti per track limits. Serve assolutamente un intervento sotto questo punto di vista, sono troppi i drivers a cui sono state tarpate le ali per pochi millimetri di pista guadagnati!

Nicola Saglia