Quando mancano sei gare alla fine del campionato di F1, la vittoria in entrambi i campionati sembra essere instradata verso Max Verstappen e Red Bull. In realtà la matematica lascia ancora le porte aperte alle rimonte, ma allo stesso tempo, almeno per il Mondiale Piloti, i giochi potrebbero trovare conclusione già nella prossima gara di Singapore. Andiamo a dare un'occhiata ai numeri e a trarre qualche conclusione.

I numeri del Piloti

La situazione attuale nel campionato piloti vede una top-5, nella quale andiamo ad evidenziare i punti attuali ed il massimo teoricamente ottenibile da ciascun pilota:

  • 1: VER, Punteggio attuale: 335, Massimo teorico: 499
  • 2: LEC, Punteggio attuale: 219, Massimo teorico: 383
  • 3: PER, Punteggio attuale: 210, Massimo teorico: 374
  • 4: RUS, Punteggio attuale: 203, Massimo teorico: 367
  • 5: SAI, Punteggio attuale: 187, Massimo teorico: 351

Il massimo teoricamente raggiungibile viene calcolato ipotizzando che il pilota in questione da qui alla fine dell'anno raccolga solo primi posti e giri più veloci, raccogliendo 26 punti (vittoria in gara e GPV) nei GP senza sprint race e 34 punti (vittoria in gara, vittoria sprint race e GPV) nei GP dove la gara "di qualifica" avrà luogo. Come riferimento, la F1 correrà i prossimi sei GP a Singapore, Suzuka, COTA, Città del Messico, Interlagos ed Abu Dhabi e solo in Brasile vedremo la sprint race.

Come notiamo la sfida rimane ancora aperta fino alla quinta posizione attuale di Carlos Sainz. La matematica lascia aperte le possibilità di corsa al titolo, ma la pratica ne ridimensiona le probabilità. In altre parole: per diventare campione del mondo, lo spagnolo dovrebbe fare piazza pulita di vittorie e GPV, ma nel contempo dovrebbe sperare in una stringa di ritiri o brutte prestazioni per Max Verstappen.

Singapore decisiva?

Oggettivamente la sfida per il Mondiale Piloti sembra una two-horse race tra Verstappen e Leclerc, con uno sbilanciamento verso Max, che dispone di 116 punti di vantaggio. Il monegasco, per riagganciare l'olandese dovrebbe sperare in quattro vittorie con GPV, a patto che Max non finisca i GP da Singapore a Città del Messico o li chiuda al di fuori dei primi dieci. In questo caso Charles avrebbe solo dodici punti di divario da coprire con le ultime due gare. La storia insegna che tutto può succedere, ad esempio Kimi Raikkonen doveva rimontare 17 punti in due gare nel 2007 (e ai tempi il sistema di punteggio premiava solo la vittoria con 10 punti), ma l'inerzia sembra spostata verso Milton Keynes.

D'altro canto Verstappen potrebbe chiudere la questione Mondiale a Singapore. Anche in questo caso le condizioni sono piuttosto stringenti perché deve verificarsi una vittoria dell'olandese e contemporaneamente una combinazione di risultati tra Leclerc e Perez, così che Max possa uscire da Singapore con 139 punti di vantaggio sul più diretto inseguitore. Riportiamo tali combinazioni nella seguente tabella:

Verstappen Leclerc Perez
Primo Nono Quarto senza GPV / Quinto con GPV
Primo con GPV Ottavo Quarto

Costruttori

Situazione un po' più complicata nel Costruttori. Riprendendo il ragionamento applicato ai piloti, la top-3 tra le scuderie recita:

  • 1: Red Bull, Punteggio attuale: 545, Massimo teorico: 824
  • 2: Ferrari, Punteggio attuale: 406, Massimo teorico: 685
  • 3: Mercedes, Punteggio attuale: 371, Massimo teorico: 650

Anche qui possiamo notare come la Red Bull abbia un vantaggio piuttosto consistente sulle inseguitrici, tuttavia i punti massimi totalizzabili per gara (considerando i Costruttori) sono 44 nei GP convenzionali e 59 nei GP con sprint race. Se nella classifica piloti la battaglia per le posizioni di rincalzo manifesta ancora una certa vivacità, nella classifica dei costruttori possiamo considerare "blindati" i primi tre posti. Del resto le statistiche raccontano di una Alpine, attualmente quarta a 125 punti, che potrebbe chiudere il campionato con un massimo punteggio teorico di 404 lunghezze, due in meno rispetto a quelle attualmente già assicurate in casa Ferrari.

La possibilità che il campionato Piloti venga deciso già ad ottobre sono tangibili. Rispetto alla conclusione piuttosto fumosa dell'ultimo campionato, una risoluzione più "lineare", per quanto noiosa, risulta molto più tollerabile. Rimane solo una domanda: Liberty Media e la F1, con il grosso cambio regolamentare di quest'anno, desideravano campionati "chiusi" così in fretta?

Luca Colombo

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