Con un secco comunicato Porsche ha ufficializzato che la partnership in F1 con Red Bull, pianificata per il 2026, non avrà luogo. Il Costruttore tedesco fa sapere che rimane comunque interessato al "mercato" del Circus.

Comunicato

Porsche ha diramato quanto segue: "Nel corso degli ultimi mesi, Porsche e Red Bull hanno discusso sulla possibilità dell'ingresso da parte di Porsche in F1. Le due società sono giunte alla conclusione congiuntamente che queste discussioni non proseguiranno più. La premessa prevedeva che la partnership fosse basata su un principio di parità, non solo legata alle PU, ma anche il team, che non è stata raggiunta. Con le modifiche alle regole, la F1 rimane comunque un ambiente attraente per Porsche, che continuerà a monitorare la situazione."

Le ragioni

Il Costruttore tedesco stava preparando per il ritorno in F1, attirato dalle nuove normative sulle PU, soprattutto relative alla riduzione dei costi. In un certo senso possiamo dire che la F1 avesse fatto tutto il possibile per risultare appetibile a Porsche ed Audi.

Porsche attualmente non dispone dell'infrastruttura per produrre una PU di F1, per cui aveva preso piede l'intenzione di collaborare con Red Bull Powertrains dal 2026. Ovviamente i termini della collaborazione non avevano carattere pubblico, tuttavia a luglio aveva iniziato a circolare la voce per cui Porsche sperava anche di acquistare una partecipazione del 50% in Red Bull Technology. Quest'ultima, va notato, agisce da responsabile per il team Red Bull Racing e produce parti anche per AlphaTauri.

Secondo le voci nel paddock di F1 Dietrich Mateschitz (proprietario Red Bull) aveva intavolato un accordo simile con Porsche. D'altro canto, il direttivo di Red Bull Racing (Christian Horner, Helmut Marko e Adrian Newey) pare contrario a tale accordo, volendo mantenere l'indipendenza del polo di Milton Keynes. Le due parti avevano, in ogni caso, aperto un serio tavolo di discussione.

Gli effetti

Sempre secondo quanto circola come voce nel paddock, Red Bull Racing ha fatto pressioni sostenendo la propria posizione. Del resto Horner ha insistito sul fatto che qualsiasi accordo con Porsche avrebbe dovuto essere alle condizioni di Red Bull Racing e solo inerente alla PU.

In altre parole, Porsche doveva accettare un accordo di branding sulla PU. Contemporaneamente Audi, il marchio gemello del Gruppo Volkswagen, ha fatto l'ingresso in F1 con una PU proprietaria e probabilmente procederà con un'acquisizione del team Sauber.

Arrivati a questo punto Porsche ha deciso di non percorrere più la strada che porta a Milton Keynes, rimanendo però alla finestra a guardare l'evoluzione del "mercato" in F1. Per ora la Porsche rimane fuori dal Circus, ma non è detto che, in ottica 2026, il Costruttore getti la spugna per l'entrata in F1.

Luca Colombo

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