Se a livello logistico il circuito di Barcellona è pressoché perfetto per i dieci team di Formula 1 (tutti con sede in Europa) non altrettanto si può dire a riguardo delle condizioni metereologiche. Le temperature rigide ed addirittura la neve caduta su Montmelò nella sessione di test pre-campionato hanno quasi reso vana la prima quattro giorni di test, disputatasi lo scorso inverno a cavallo tra il 26 febbraio ed il 1° marzo. Bisogna però anche sottolineare come si sia trattato di un evento eccezionale, visto che negli anni scorsi, ma anche nella seconda settimana di quest’anno, team e piloti hanno potuto effettuare il test in condizioni primaverili.

Liberty Media si dice pronta a contribuire alle spese maggiorate a cui dovranno far fronte i team trasferendosi in Bahrain, preferendo tale ipotesi ad una rischiosa fredda Barcellona, anche visto l’anticipo con cui andranno in scena i test l’anno prossimo: la prima quattro giorni dovrebbe infatti disputarsi tra il 18 ed il 21 febbraio, mentre la seconda tra il 26 ed il 1° marzo.

Ora sta alle squadre accettare o declinare la proposta di Liberty Media, a proposito di una sede, come quella di Sakhir, che ha già ospitato i test pre-season dal 2006 al 2009 e nel 2014, nel primo anno dell’ibrido. Una decisione molto importante dato che l’anno prossimo diminuiranno i test in-season, i quali passeranno da due ad una sola sessione, con i dieci team della griglia che nel 2019 potranno testare solo nei giorni successivi al GP di Catalunya.

Samuele Fassino

 

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