Nella meravigliosa cornice del Teatro Valli di Reggio Emilia è stata presentata al mondo la nuova Ferrari SF1000, l'arma che il Cavallino Rampante utilizzerà durante la stagione 2020 per tentare un nuovo assalto al titolo mondiale di Formula 1. Un nome scelto per celebrare l'appuntamento con i 1000 Gran Premi disputati dalla Rossa nella categoria regina, in una location capace di rappresentare alla perfezione il connubio indissolubile tra la scuderia di Maranello e l'orgoglio tricolore.

LA VETTURA

La Ferrari SF1000 si presenta come un'evoluzione rispetto alla progenitrice, anche se sin da subito alcune novità sono balzate all'occhio. Oltre ad un retrotreno ridotto ai minimi termini grazie anche al nuovo disegno della scatola del cambio, sono apparse tutta una serie di nuove soluzioni in termini di micro-aerodinamica (specchietti incastonati, barge-boards e inedita conformazione della pinna dorsale) che inevitabilmente subiranno una serie di sviluppi già a partire dai primi test in programma la prossima settimana a Barcellona.

A indossare le vesti di presentatori della serata sono stati Marc Gené e la bravissima addetta stampa del Cavallino, Silvia Hoffer, i quali hanno accolto i vari ospiti sul palco davanti alla platea formata in gran parte dagli uomini del Reparto Corse Ferrari.

LE PAROLE

Il primo a prendere la parola è stato il CEO di Maranello, Louis Camilleri. "Ci sono 350 uomini e donne che lavorano nel Reparto Corse, 40 di loro lavorano per la Scuderia da oltre 35 anni: sono eroi sconosciuti che meritano un applauso. Siamo qui stasera perchè condividiamo una passione con milioni di persone, quella per il Cavallino Rampante. Siamo tutti consapevoli della nostra grande responsabilità e concentrati sull'obiettivo finale: la vittoria. Ritengo che abbiamo il talento e la determinazione per trasformare in realtà la nostra ambizione. Sarà sicuramente un anno interessante: la concorrenza è molto forte, ma in parallelo dovremo sviluppare una vettura completamente nuova per il 2021. Ho molto rispetto per le doti di leadership di Mattia, così come per il talento di Sebastian e Charles".

E' stata poi la volta del Team Principal, Mattia Binotto: "Presentare una nuova vettura è sempre un'emozione. Chiedete a un bimbo di disegnare una macchina, e sicuramente la colorerà di rosso. Con questa frase del nostro fondatore si può riassumere come ci prepariamo alla creazione di una nuova monoposto. Quest'anno celebriamo i 70 anni della Formula 1 ma anche i 1000 Gran Premi della Ferrari: siamo orgogliosi di questo, anche perchè la competizione fa parte del nostro DNA. E' la 66° vettura che viene costruita dalla Scuderia Ferrari, frutto di grande impegno, dedizione e passione. Il nostro è un gruppo giovane, che in parte deve crescere ancora: dovremo concentrarci sull'affidabilità, affrontando al tempo stesso la sfida epocale rappresentata dalle nuove regole 2021. Il nome della monoposto è appunto ispirato da questo grande traguardo. Siamo partiti dalla base dello scorso anno per spingere ai limiti ogni singolo dettaglio".

I PILOTI

Spazio poi anche per i piloti, con un Sebastian Vettel apparso subito impaziente di salire a bordo della nuova Ferrari SF1000: "Ci sono tante ore di lavoro dietro a questa monoposto. Il retrotreno è molto più ristretto e non vedo l'ora di guidare, anche se dovremo attendere ancora una settimana. Cosa c'è di italiano in me? La gente, la cultura, il cibo, ma soprattutto la passione per la Ferrari. Adesso è impossibile fare previsioni, mi impegnerò al massimo per valorizzare il grande lavoro di tutti gli uomini del nostro staff".

E' poi toccato a Charles Leclerc, alla sua seconda stagione in Rosso, rivolgere il proprio saluto a squadra e tifosi. "Rispetto a un anno fa ho un approccio un po' diverso, se non altro perchè conosco la squadra e la vettura, e anche se questa è nuova rappresenta un'evoluzione di quella del 2019. Mi sono preparato soprattutto fisicamente, mentre per quanto riguarda l'aspetto mentale il mio approccio è stato molto simile rispetto al passato. Cercherò di imparare dagli errori per diventare un pilota migliore".

A chiudere la serata ci ha pensato il presidente John Elkann. "Siamo felici e onorati di essere in questo meraviglioso luogo per presentare la nostra nuova monoposto. Noi, come Ferrari, siamo orgogliosi di rappresentare l'Italia nel mondo. La Ferrari ha vinto 238 Gran Premi, ma nonostante questo la nostra fame di vittoria rimane immutata. Vorrei citare tutti i reparti della nostra azienda, capace di impegnarsi in maniera coesa e con lo spirito dell'essere Ferrari".

Una serata che rappresenta solo il preludio di una stagione che per la Ferrari deve essere di riscatto ma anche di conferma, per cercare di ripartire dagli aspetti positivi ed imparare dai propri errori. Il tutto spinto dalla volontà, passione e determinazione che ha reso il Cavallino un mito a livello globale: essere Ferrari è anche tutto questo.

Marco Privitera