Gunther Steiner non dorme sonni tranquilli da quando la Formula 1 è in pausa. Questo stop forzato, causato dalla pandemia del Coronavirus ha, infatti, un forte impatto economico sui team. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i team meno abbienti, come la sua Haas. Il team principal, infatti, è preoccupato per la sopravvivenza della scuderia in Formula 1.

Steiner stringe la cinghia

Sappiamo tutti che la Haas non è esattamente fra i team più danarosi del Circus. Nella stagione 2019, inoltre, la scuderia americana ha visto i suoi maggiori sponsor andare via. La crisi del Coronavirus ha costretto l'intera Formula 1 a chiudere le proprie fabbriche. Liberty Media ha infatti preso la decisione di anticipare le iniziali due settimane di chiusura estiva a cavallo fra marzo e aprile e ha poi prolungato lo stop fino a 35 giorni. Questo costringe i team a pagare lo stesso i propri dipendenti senza poter produrre nulla e andando quindi a perdere fondi preziosi.

"I prossimi mesi sono decisivi per la sopravvivenza del team Haas nel Circus - ha detto Gunther Steiner - la mia vita in quarantena è molto diversa: non esco più, non viaggio più eppure sono lo stesso molto impegnato a cercare delle soluzioni per tenere in vita il business. Non è un compito facile, in quanto non so cosa accadrà dopo."

"Non stiamo cercando di togliere soldi allo staff"

Il boss del team americano è stato l'ultimo a mettere i propri dipendenti in cassa integrazione. Fino ad allora, infatti, l'impegno era di garantire allo staff uno stipendio pieno. La legge inglese prevede che ai lavoratori venga fornito l'80% del proprio stipendio. Ma con quali soldi, visto che l'azienda non produce nulla?

" Chiaramente non prendi mai la cassa d'integrazione con gioia- ha spiegato Steiner - ma i nostri lavoratori sanno perchè lo stiamo facendo, ossia per garantire loro un posto di lavoro in futuro. Altre aziende hanno licenziato i loro operai ma noi non lo faremmo mai. Non stiamo cercando di togliere loro dei soldi o di arricchirci ma di mantenere aperta l'azienda per cui lavorano. Il Coronavirus ha messo in crisi molte aziende".

Non ci resta che aspettare e vedere innanzitutto lo scenario che ci si presenterà e le tempistiche che saranno necessarie per ricominciare a muovere ogni ingranaggio di quella che era la nostra vita di prima. Solo allora potremo avere un quadro completo. E speriamo che la Haas sia in griglia ad aspettarci!

Silvia Giorgi