Ennesimo stravolgimento in casa McLaren. Un inizio di campionato decisamente sottotono ha ridimensionato le ambizioni di una scuderia che, alla vigilia dell'appuntamento di casa, non sembra aver compiuto quei passi avanti che rispetto allo scorso anno erano stati considerati indispensabili. A farne le spese è dunque Eric Boullier, dall'inizio della stagione 2014 al vertice sportivo del glorioso team britannico, il quale secondo quanto comunicato dalla stessa McLaren ha rassegnato nella giornata di ieri le proprie dimissioni dalla carica di Racing Director. Una scelta evidentemente "forzata", in un clima che nella sede di Woking sembra essere tutt'altro che dei migliori, dopo le delusioni a ripetizione accumulate negli ultimi anni e che nemmeno l'avvento del propulsore Renault è riuscito a far dimenticare. Nessuna nuova figura nell'immediato al posto di Boullier, nemmeno quel Martin Whitmarsh il cui nome era sorprendentemente tornato alla ribalta nelle scorse settimane per un clamoroso ritorno alla base, bensì un triumvirato composto da tre figure-chiave già facenti parte dell'organico.

Simon Roberts, COO della McLaren Racing, supervisionerà infatti il reparto produzione, meccanica e logistica, mentre Andrea Stella (già ingegnere di pista di Alonso) assumerà il nuovo ruolo di Performance Director, diventando responsabile delle operazioni in pista. Contemporaneamente, l'ex-pilota brasiliano di Indycar Gil De Ferran assumerà l'inedito incarico di Direttore Sportivo, al fine di "massimizzare la consistenza del pacchetto agonistico del team". Una mini-rivoluzione evidentemente già pianificata nelle scorse settimane, quando era apparso evidente come anche quella 2018 sarebbe stata per la McLaren una stagione priva di soddisfazioni.

Una novità che arriva (non a caso) alla vigilia della gara di casa a Silverstone, e che il CEO di McLaren Racing, Zak Brown, ha voluto riassumere così: "Le performance della MCL33 nel 2018 non hanno incontrato le aspettative di nessuno in McLaren, specialmente quelle dei nostri affezionati tifosi. Questo non per colpa delle centinaia di persone che lavorano duramente per il nostro team. Le cause sono strutturali e più profonde, e richiedono un significativo cambiamento dall'interno. Con l'annuncio di oggi, iniziamo ad affrontare questi problemi e facciamo il primo passo avanti verso la risalita. Vorrei cogliere questa opportunità per ringraziare Eric per il contributo fornito alla McLaren nel corso di questi anni, augurandogli le migliori soddisfazioni future".

Un comunicato nemmeno troppo "tenero", nel quale la figura del colpevole è stata evidentemente individuata nel 44enne dirigente francese, le cui parole riportate nel comunicato sono state le seguenti: "Sono molto orgoglioso di aver lavorato con un team così prestigioso negli ultimi quattro anni, ma riconosco che per me adesso è giunto il momento di fare un passo indietro. Vorrei augurare ad ognuno in McLaren le migliori fortune per il prosieguo della stagione e per il futuro". Frasi di circostanza, che sanciscono la parola fine ad un rapporto colmo di delusioni dal punto di vista sportivo, con tante nubi ancora presenti in merito a quello che sarà il futuro della scuderia. Con o senza Fernando Alonso...

Marco Privitera