Renault, dopo Williams e McLaren, ha deciso di ritirarsi dalla richiesta di appello al Tribunale Internazionale della FIA sul caso Racing Point. Ad oggi solo la Ferrari porta avanti la protesta nei confronti della scuderia di Silverstone, mentre la FIA sarebbe al lavoro su un set di nuove regole per prevenire in futuro la presenza di monoposto-clone.

Il comunicato di Renault F1

Ieri, in serata, Renault F1 ha diramato il seguente comunicato:

La scuderia francese dichiara la volontà di non continuare nella richiesta di appello aperta nel solco del caso Racing Point. Il comunicato, oggettivamente, non parla dei motivi dietro questa scelta. Leggiamo, però, un riferimento al nuovo Patto della Concordia, recentemente firmato dalle scuderie.

Motivi per ora ignoti

Renault, McLaren e Ferrari avevano sollevato una richiesta di appello, a valle delle decisioni prese sulla questione dei condotti freni della Racing Point, in buona sostanza per chiarire fin quanto ci si potesse legalmente spingere nella copia di una vettura.

Una volta sollevata la questione, due delle tre scuderie promotrici (prima McLaren e adesso Renault) si sono sganciate dalla richiesta. Al momento non risultano chiare (o per lo meno non sono state rese note ufficialmente) le motivazioni della manovra dei transalpini, molto agguerriti nell'affaire con le "Mercedes rosa".

La sigla del nuovo Patto della Concordia potrebbe aver contribuito ad ammorbidire la posizione dei francesi, così come, secondo gli osservatori più "velenosi", il fatto di imbarcarsi in una delicata e logorante questione tecnico - sportiva - regolamentare dai risultati accettabili non garantiti.

Nuove regole per evitare copie o cloni?

Stando a quanto si apprende, la FIA sta lavorando alla stesura di un nuovo regolamento per impedire "clonazioni" (tipo Racing Point) in futuro. Nikolas Tombazis dovrebbe essere già all'opera, anche se, oggettivamente, risulta parecchio difficile capire come affrontare praticamente un problema per lo più "filosofico".

Jean Todt ha dichiarato: "Faremo in modo di impedire l'impiego di foto per copiare parti intere di altre vetture, come ha fatto Racing Point. Accetteremo la copia di singoli componenti, ma non vogliamo che l'intera vettura sia fondamentalmente un clone".

E la Ferrari?

Sulla questione ricorso, a Maranello sono rimasti soli e "con il cerino in mano". Probabilmente, considerando il contesto globale, la scuderia del Cavallino Rampante si trova in una posizione piuttosto scomoda.

In Ferrari devono decidere se perseguire sulla strada del ricorso in appello oppure lasciare decadere il tutto. Secondo fonti tedesche, nel perseguire la richiesta ci sarebbe la speranza, con una nuova udienza, di portare a galla nuovi dettagli e fare più luce sul ruolo della Mercedes nel caso Racing Point.

Il punto è che la questione potrebbe scoperchiare un vaso di Pandora e/o concludersi in un nulla di fatto, nonostante il logorio di un'azione legale. Vedremo cosa succederà.

Luca Colombo