Già nello scorso weekend, in Malesia, si erano accese delle discussioni su questa figura, ritenuta una pedina veramente importante nel mercato dei tecnici. Grazie al suo precedente ruolo, infatti, Budkowski potrebbe girare alla Renault dei segreti riguardanti le altre vetture, in modo da poter sviluppare allo stesso modo quei componenti, sfruttando magari anche dei cavilli del regolamento FIA.

Ovviamente, però, il tecnico non potrà immediatamente essere utile nel suo nuovo ruolo (almeno per quanto riguarda lo sviluppo del telaio della RS32) ma dovrà rispettare un periodo di gardening di tre mesi, imposto dalla stessa FIA. Sul sito Renault Sport si possono inoltre leggere le dichiarazioni del team principal Cyril Abiteboul, che ha dichiarato: "Ci sono stati molti cambiamenti positivi negli ultimi mesi con un'espansione di personale a Enstone senza considerare la ristrutturazione della factory di Viry Chatillon dove si preparano i motori. Dovremo fornire oltre al team ufficiale anche altre due squadre top per il 2018, e dobbiamo difendere i tre titoli in fila conquistati in Formula E e in altre categorie. Tutto questo sta accadendo in un contesto in cui le stagioni sono più lunghe e più intense. Era chiaro che la nostra struttura avesse bisogno di rinforzi. La missione di Marcin sarà quella di rafforzare la factory di Enstone per consentire a Renault di tornare a essere un top team di F.1 entro il 2020, facendo affidamento su personaggi storici come Bob Bell, Nick Chester e Rob White".

A questo punto le voci in circolazione da diversi giorni sono state confermate, scatenando la reazione delle altre scuderie, che di certo non hanno accolto con favore la notizia: i team manager nei giorni scorsi si sono incontrati a tal proposito, invocando un periodo di gardening più prolungato, e soprattutto sottolineando la necessità di poter usufruire di un rapporto di fiducia con la Federazione che in casi simili non può che venire a mancare.

Carlo Luciani