Tra show car, foto e video rubati, finalmente la Red Bull RB18 si è mostrata al mondo nel primo giorno di test pre-stagionali di F1 al Montmelò. La vettura portata in pista dal campione del mondo in carica Max Verstappen ha acceso su di sé tutti i riflettori, mostrando delle soluzioni estreme e diverse da tutti gli avversari, soprattutto nella zona dei sidepods.

LA RED BULL MOSTRA LA VERA RB18

Era la monoposto più attesa ed alla fine non ha deluso le aspettative. La RB18 che porteranno in pista Max Verstappen e Sergio Perez è a dir poco estrema, presentando delle soluzioni uniche fino a questo momento.

ANTERIORE

Partiamo dalla zona anteriore. Di questa nuova Red Bull spicca soprattutto la sospensione anteriore, di tipo pull-rod, ma del tutto inedita rispetto a quella della McLaren MCL36. Quella della RB16 presenta infatti un triangolo superiore inclinato, come se volesse avere anche una funzione aerodinamica, oltre che meccanica.

Il muso invece non è lungo come quello di altre monoposto (ad esempio la F1-75), ma si aggancia al secondo dei quattro elementi dell'ala anteriore, che ricerca l'out-wash.

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SIDEPODS

La zona più sorprendente della RB18 è senz'ombra di dubbio quella dei sidepods. Il team di Milton Keynes ha optato per una soluzione diversa sia da quella della Ferrari che da quella Mercedes. Le bocche di raffreddamento mostrano un elemento inferiore che ha il chiaro compito di direzionare i flussi, uno appunto volto al raffreddamento, l'altro invece al di sotto. Proprio in questa zona la Red Bull ha realizzato un'opera di "dimagrimento", convogliando un flusso importante al di sotto delle pance, che però vanno poi ad allargarsi notevolmente. Nella parte superiore, invece, le fiancate vanno a degradare verso il basso, convogliando l'aria al posteriore ed in particolare verso il diffusore.

Il fondo, inoltre, è particolarmente lavorato e nella zona dei canali Venturi emergono delle importanti appendici che ricordano i bargeboards.

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POSTERIORE

Così come la McLaren, anche la Red Bull ha optato per una sospensione posteriore di tipo push-rod. Il triangolo inferiore è rialzato per convogliare meglio il flusso d'aria al diffusore e alla beam wing. Anche quest'ultima è inedita, costruita non con due profili posti l'uno sull'altro, ma l'uno davanti all'altro, per aumentare ulteriormente il carico ed aiutare così l'estrazione del diffusore.

Infine, l'ala posteriore è sorretta da un monopilone che va ad integrarsi con il comando di azionamento del DRS. Sull’estremità superiore del profilo mobile si nota un nolder, oltre che un intaglio al centro.

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Insomma, la Red Bull ha nascosto gelosamente i propri segreti tecnici prima della prima dei test pre-stagionali di F1. L'obiettivo è chiaramente quello di confermarsi campione tra i piloti e di riconquistare anche il titolo costruttori.

Carlo Luciani