Chi l’avrebbe mai detto? Ok, forse la pole position di Vettel era stata già abbastanza prevista, ma non è andata esattamente come ci si poteva aspettare. La “prepotenza” assoluta che si prevedeva dalle Rosse (specie da quella numero 5) in realtà non c’è stata, e Seb ha fatto si la Pole Position, ma in modo assolutamente meno dominante di quel che si pensava. Per tutta la sessione infatti, c’è stata una vettura che ha dato un filo da torcere disumano alle monoposto di Maranello: Mercedes? Macchè… parliamo della Red Bull.

Le "lattine" di Ricciardo e Verstappen, dopo l’ottima dimostrazione di due settimane fa su un circuito a loro poco congeniale come Monza, nel “kartodromo” di Singapore hanno dimostrato di averne eccome. Anzi, forse dopo le prime uscite della sessione, vedendo i cronometri, i due torelli di Mateshitz sembravano addirittura i favoriti per occupare la prima fila con entrambe le macchine. E a dirla tutta, cercando di analizzare “l’andazzo” della qualifica con occhio realistico, forse a Milton Keynes avevano davvero fatto un lavoro migliore degli altri per Singapore.

Solo un grande, grandissimo Sebastian Vettel ha privato gli austriaci della prima fila che avrebbero meritato. Il tedesco in rosso infatti, ha tirato fuori uno di quei giri da qualifica che fanno tornare alla mente tanti bei ricordi dei tempi che furono. Una di quelle pole che solo “animali da corsa” come Schumacher o Senna hanno regalato in passato. Un crono incredibile, totalmente esagerato e inaspettato per come si erano messe le cose e che per una volta durante questa stagione, fanno affermare che non è stata una Pole Position fatta con la macchina migliore. E’ stato un giro veloce afferrato con le unghie da un gran pilota, nonostante oggi la vettura più competitiva fosse un’altra. Certo però, la gara sarà un’altra cosa e in Red Bull questo lo sanno visto che le sorprese infatti potrebbero essere tante, specie se si considera che gli uomini di Horner non hanno nulla da perdere in confronto a quello per cui è in lotta la Ferrari.

Chi invece ha deluso a Singapore, per ora è la Mercedes. Le frecce d’argento non hanno mai dato l’impressione di far parte dei giochi che contano, e sia Hamilton che Bottas sono sprofondati in quinta e sesta posizione. Difficile dare spiegazioni, anche se già nelle passate edizioni si era comunque già capito che la vettura di Brackley non digerisce molto il layout dell’autodromo asiatico. E’ vero, sicuramente è soltanto un caso, ma se davvero la Red Bull dovesse continuare su questi ritmi, potrebbe diventare un serio problema inseguire Vettel nel mondiale.

Ora tutti pronti per la gara dunque, e prepariamoci a soffrire fino all’ultimo chilometro. La lotta tra Ferrari e Red Bull infatti, sembra poter essere davvero senza esclusione di colpi, e sicuramente in Mercedes non avranno intenzioni di rimanere a guardare. Che da qui in poi non diventi un campionato fra tre scuderie?

Daniel Limardi

 

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