In Formula 1, dopo diversi tira e molla, sembra sia finalmente arrivato il momento del passaggio agli pneumatici da 18 pollici. Per vederli in gara bisognerà aspettare il 2021, ma già a settembre inizieranno i primi test con le coperture a spalla ribassata: a farle debuttare in pista saranno Ferrari, Mercedes e Renault.

Sicuramente sarà un cambio epocale per la massima serie dell’automobilismo mondiale: i cerchi da 13” sono ormai diventati anacronistici e sono pochissime le formule che ne fanno ancora uso, tanto che non trovano riscontro sulle attuali vetture stradali. Per questo i vertici del Circus hanno deciso di dare una netta sterzata ed uniformarsi ad altre categorie, come la Formula E o la Indycar solo per citarne alcune: quale miglior momento se non contestualmente al cambio regolamentare che rivoluzionerà nuovamente l’aerodinamica e l’aspetto visivo delle future monoposto?

I tecnici saranno chiamati ad un intenso lavoro: la generosa spalla degli pneumatici da 13” svolge un’importante funzione a livello aerodinamico, ma soprattutto a livello sospensivo, sostituendosi, col suo molleggio, al lavoro dei cinematismi; di conseguenza le sospensioni sono decisamente più rigide, perché è la carcassa dello pneumatico ad assorbire le maggior parte delle asperità del tracciato e i salti sui cordoli.

Le future monoposto del 2021 dovranno essere completamente riviste e costruite attorno a questa nuova tipologia di pneumatici: verranno rivisti i flussi aerodinamici che ruotano attorno ad essi e, di conseguenza, la parte immediatamente successiva (come i bargeboard e le pance laterali); inoltre il sistema sospensivo subirà uno stravolgimento con l’escursione delle molle che sarà aumentata per evitare di rendere troppo rigida l’intera vettura.

Proprio per questa ragione i primi test “esplorativi”, utili soprattutto per la raccolta dati, verranno effettuati già a settembre, verosimilmente fra il GP di Monza e quello di Singapore, su una pista ancora da definire. Per il momento solo tre team hanno confermato la loro presenza: Ferrari, Mercedes e Renault. Red Bull sicuramente non prenderà parte a questi test, perché le vetture che verranno utilizzate saranno quelle del 2018 e la RB14 era spinta dalla Power Unit Renault: molto probabilmente al suo posto vedremo in azione la Toro Rosso - Honda.

Mario Isola, responsabile Car Racing Pirelli, si è detto fiducioso riguardo alla presenza di almeno sette team nei primi test per iniziare la raccolta dati (oltre ad avere diverse impressioni) sui quale iniziare a sviluppare un prodotto che cambierà per sempre l’aspetto estetico della Formula 1.

Michele Montesano