Tra le tante novità che la F1 introdurrà quest’anno spiccano i nuovi pneumatici Pirelli dovuti al passaggio ai cerchi da 18 pollici, rispetto ai vecchi 13 pollici andati ormai in pensione. Questo cambiamento, oltre che da un lato estetico, rappresenta una vera e propria rivoluzione dal punto di vista tecnico, che si ripercuoterà nella dinamica del veicolo e nella guida dei piloti.

PNEUMATICI PIÙ RIGIDI

I nuovi pneumatici Pirelli saranno molto più rigidi di quelli usati nel 2021, fattore che si deve alla spalla della gomma più piccola. Questo comporta una superficie di contatto leggermente più ampia, che determina anche una maggiore aderenza, nonché la possibilità di cambi di direzione più rapidi. Secondo la Pirelli, questa modifica consentirà anche al pilota di fare la differenza, in particolare di premiare chi avrà più precisione di guida.

Inoltre, le vetture cambieranno anche in frenata, rendendo questa fase più complessa. Questo perché il peso dei cerchi (essendo più grandi) sarà maggiore, per cui i piloti dovranno prendere bene le misure per evitare i bloccaggi. Oltre a questo aspetto va però considerato che quest’anno vedremo freni con diametro più grande, che comportano un aumento della coppia frenante, garantendo di conseguenza una maggior potenza frenante.

MIGLIOR DURATA DELLE PIRELLI

Pneumatici più rigidi determinano anche più sollecitazioni sulla monoposto, in particolare su sospensioni e telaio. Di contro diminuiscono quelle sulla gomma stessa, a tutto vantaggio dell’usura e del surriscaldamento. Quindi i piloti potranno essere più aggressivi in gara, potendo contare su mescole più durature. Su questo aspetto, tuttavia, insorgono dei dubbi. Infatti, se da un lato questo dovrebbe portare i piloti a gestire meno le gomme e spingere di più, dall’altro il ridotto degrado potrebbe sfavorire i sorpassi (come nelle Sprint Race del 2021) e le strategie a più soste, che possono comunque mescolare le carte in tavola.

Secondo quanto trapelato nelle ultime ore, sul fronte strategie potrebbe però essere introdotta una grossa novità. La regola secondo cui le Pirelli con cui si passa in Q3 debbano poi essere montata in partenza nel GP potrebbe infatti essere abolita. Un vantaggio per le squadre non di prima fascia, che molto spesso non hanno potuto sfruttare appieno la partenza in top 10, venendo scavalcate da chi poteva sfruttare una gomma più dura in partenza.

Ma queste novità, insieme soprattutto a quelle aerodinamiche, porteranno ad una maggiore lotta in pista? La sensazione è che sotto alcuni aspetti ci saranno dei miglioramenti, sotto altri meno. Forse, almeno nei primi tempi, ciò che sarà più interessante osservare (almeno all’inizio), sarà l’adattamento alle monoposto, che potrebbe davvero esaltare il talento dei piloti.

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Carlo Luciani