Dopo la cocente delusione del GP Bahrain di F1, Mercedes ha scritto una lettera destinata ai propri tifosi in cui parla del periodo che la squadra sta attraversando e come reagirà a questa situazione.

VOGLIA DI RISCATTO

Un periodo nero quello che Mercedes sta attraversando, visto il deludente esordio al GP del Bahrain. Il team di Brackley non si aspettava un avvio ancora una volta così deludente, tanto da scrivere una lettera in cui fa il punto della situazione con i propri tifosi. Un gesto necessario, anche considerato che non sono solo i supporter della stella ad essere delusi, ma anche squadra e piloti. Lewis Hamilton ha rilasciato dichiarazioni al vetriolo, dicendo che non è stato ascoltato da Mercedes durante l’inverno mentre George Russell ha affermato che Red Bull vincerà ogni singola gara di questa stagione.

Una situazione sicuramente inaspettata per gli uomini di Stoccarda, dopo tanti anni di dominio assoluto si ritrovano per la seconda stagione consecutiva a dover lottare anche solo per il gradino più basso del podio , che al momento sembra difficilmente raggiungibile. Una lettera quella scritta sul proprio sito ufficiale che oltre a fare il punto della situazione dichiara apertamente quali saranno le prossime mosse del team, che punta a ritornare nelle posizioni che le competono e nel più breve tempo possibile. Mercedes non alza quindi bandiera bianca, ma si rimbocca le maniche e cerca in tutti i modi di uscire da un periodo ed una situazione in cui sicuramente non si aspettava di essere.

LA LETTERA DI MERCEDES

Ecco le parole della lettera che Mercedes ha rivolto ai propri tifosi: “Il Bahrain ha fatto male. Ha ferito ognuno di noi, che affronta ogni stagione determinato a lottare per i campionati del mondo. Ha fatto male alla squadra nel suo insieme, dopo aver dedicato così tanto lavoro a una macchina che non ha soddisfatto le nostre aspettative. E sappiamo che ha ferito anche voi, i nostri fan. La vostra passione ed il vostro supporto sono così importanti per spingerci a migliorare e sappiamo che proviamo lo stesso dolore. La situazione che affrontiamo in questo momento non è quella che nessuno di noi voleva, ma è quella in cui ci ritroviamo. Questa è la realtà. E le domande sono: cosa possiamo fare e cosa faremo al riguardo?”

“Primo, non ci faremo prendere dal panico né avremo reazioni dettate dall’istinto. In un ambiente così feroce come la F1, le persone puntano rapidamente il dito o cercano capri espiatori. Ma noi siamo meglio di così. All'interno del team si parla di avere il coraggio di fallire, il carattere di essere responsabili e la forza di vedere il fallimento come un'opportunità. Siamo stati aperti e straordinariamente onesti su dove ci troviamo. E stiamo lavorando con urgenza per costruire il nostro piano di ripresa, concentrandoci su ciò che deve accadere a breve, medio e lungo termine per vincere. Abbiamo già sviluppi in cantiere per le prossime gare e ce ne saranno altri in arrivo. Ma questo non sarà il lavoro di un momento, non ci sono proiettili d'argento in F1”.

“In secondo luogo, terremo la testa alta e faremo questo percorso passo dopo passo, insieme. Siamo la Mercedes. Conosciamo gli standard a cui aspiriamo e nessuno si tira indietro quando guardiamo la montagna che dobbiamo scalare. Non sarà facile, ma dov'è il valore in qualcosa di facile? Questi sono i momenti in cui il carattere è forgiato, i momenti in cui una squadra diventa più grande della somma delle sue parti, affrontando problemi difficili e vincendoli. Siamo insieme nella buona e nella cattiva sorte. Da Toto, Lewis e George, a ogni singola donna e uomo nelle fabbriche di Brackley e Brixworth. E adoriamo questa sfida".

“Terzo, faremo appello anche a ognuno di voi per spingerci alla battaglia. Sia che voi stiate offrendo critiche o supporto, c'è un modo giusto per farlo e un modo sbagliato. Siamo già al lavoro per cambiare il corso di questa stagione 2023. La ripresa è iniziata subito dopo la gara e tutti hanno un ruolo da svolgere. Siete pronti ad unirti a noi per combattere? In caso contrario, non ci sono rancori. Se sì, allora facciamolo”.

Julian D’Agata