Non solo la pista e lo show al centro della giornata conclusiva delle Finali Mondiali Ferrari al Mugello. A tenere banco è stata infatti anche la conferenza stampa che ha visto come protagonisti il presidente Sergio Marchionne, i piloti Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen ed il team principal Maurizio Arrivabene. Un'occasione assai propizia per fare il punto della situazione mentre la stagione di Formula 1 si avvia alla conclusione, anche al di fare chiarezza in merito alle spinose questioni riguardanti il futuro della categoria. A fare luce su quest'ultimo argomento ci ha pensato lo stesso Marchionne, il quale si è espresso a proposito della proposta lanciata dalla FIA di introdurre motori low-cost capaci di non sforare il tetto dei 12 milioni di euro da mettere a disposizione delle scuderie economicamente più in difficoltà.

 

Un tema sul quale la Ferrari, dopo parecchie stagioni, è tornata ad esprimere il proprio diritto di veto sancito dal Patto della Concordia: "La posizione della Ferrari su questo argomento è estremamente chiara. Trovo sorprendente il fatto che Jean Todt, il quale ha alle spalle una lunga esperienza in Formula 1, non si renda conto dell'impatto che ha nella gestione dei costi di un'azienda la necessità di dover sostenere e sviluppare un motore altamente complesso come quello attuale. Un cambiamento che è ovviamente avvenuto dopo che lui ha lasciato le redini della Scuderia, ma che lui ha vissuto in qualità di presidente della FIA". Marchionne ha quindi rincarato la dose: "Il fatto che la FIA e la FOM cerchino di passare ai motoristi l'obbligo l'impegno e l'onere finanziario di sostenere le altre squadre è da ritenersi un concetto assolutamente osceno, al di fuori di qualsiasi aspettativa economica e industriale dell'azienda. Nonostante ciò, credo che Todt stia cercando di trovare una soluzione. Non voglio parlare per la Mercedes, che ha tutta l'opportunità di difendersi autonomamente, ma non credo che la Ferrari possa essere ritenuta responsabile per la mancanza di coerenza relativa allo sviluppo delle Power Unit. Di questo dovranno occuparsene con Ecclestone nelle sedi opportune, ma non è un problema nostro. Anche il fatto che noi dovessimo avere un obbligo morale di fornire motori ad altri lo trovo davvero ai limiti. Ma poi imporre dei limiti per quanto riguarda il prezzo di queste Power Unit...se uno conoscesse l'impegno finanziario sostenuto da un'azienda come la Ferrari per lo sviluppo dei motori capirebbe che le cifre proposte non basterebbero nemmeno per le candele. In ogni caso, se ne parlerà nuovamente nella riunione del 24, soprattutto per quanto riguarda il 2017".

Sulla questione della trattativa tra la Ferrari e la Red Bull per la fornitura delle Power Unit, il numero uno del Cavallino si è così espresso: "L'opzione di collaborare continua a rimanere valida, ma non nel contesto in cui la Ferrari possa fornire la Red Bull del medesimo motore che verrà utilizzato in gara. C'è la disponibilità da parte nostra di fornire servizi di ingegneria, anche di produzione dei motori, fatti con un progetto a parte che coinvolga la Red Bull ed altre scuderie, ma i motori che mettiamo sulla nostra vettura non possono essere dati ad altri. Come ho detto di recente a Mateschitz e Marko, il mio sogno non è di sconfiggere la Mercedes, ma di rendere la Ferrari quello che è capace di essere, quindi cominciare a condividere le cose essenziali e che fanno parte del Dna di questa azienda e darlo a un prezzo ad altri per poi crearsi una concorrenza quasi fittizia lo trovo quasi un discorso sciocco".

Spazio poi anche ai piloti, i quali sono stati chiamati ad esprimere le proprie sensazioni dopo una stagione in rimonta ed al termine di una giornata che ha visto l'affetto del popolo rosso manifestarsi più vivo che mai. Sebastian Vettel: “Sarebbe bello che manifestazioni come queste si facessero più spesso, perché sono l’occasione per incontrare chi ci sostiene con il suo tifo. Oggi, poi, abbiamo avuto la giornata perfetta, calda e soleggiata, e anche la pista perfetta! Quanto al mondiale, veniamo dalla gara peggiore della stagione in termini di risultati, ma anche in Messico si è visto che il ritmo di gara era incoraggiante. Non dimentichiamo che otto o nove mesi fa il nostro distacco dai migliori era di 1”3, 1”4 al giro, e adesso è stabilmente sul mezzo secondo o anche meno. Prometto ai tifosi che nelle prossime due gare daremo tutto quello che abbiamo. L’ideale sarebbe stare davanti a tutti…”.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Kimi Raikkonen: “Questo è un giorno molto speciale, difficile paragonarlo ad altri Ferrari Day che avevo vissuto in passato. Certo aiuta il fatto di essere in Italia, nella patria della Ferrari; ma forse questa giornata ricorda quella del 2007, dopo il mio titolo mondiale. In ogni caso è sempre bello fare qualcosa per i tifosi. Sono davvero felice. Adesso cerchiamo di fare del nostro meglio nelle due gare che rimangono in questo mondiale”. Già a partire dalla gara di domenica in Brasile, per fare in modo che la Ferrari, come sottolineato in chiusura da Arrivabene, possa concludere questa stagione "con eleganza e determinazione".

Marco Privitera

 

NEL NOSTRO FILMATO, UN ESTRATTO DELLA CONFERENZA STAMPA SVOLTASI IERI AL MUGELLO: