Nessuna sorpresa quindi, almeno da questo punto di vista, con il campione di Formula 2 in carica promosso meritatamente nella massima categoria, affiancato dal confermato svedese. Una mezza soddisfazione quindi per la Ferrari, che riesce sì a riportare in F1 uno dei suoi giovani talenti, ma che lascia nuovamente a piedi il nostro Antonio Giovinazzi, già terzo pilota del Cavallino rampante nel corso dell’ultima stagione.

Davvero un peccato per il giovane di Martina Franca che anche l’anno prossimo dovrà recitare il ruolo di pilota di riserva, “accontentandosi”  di sei turni di prove libere 1 proprio al volante dell’Alfa-Sauber. Svanisce quindi, almeno per il momento, il sogno di riportare un pilota italiano al top delle corse automobilistiche, per di più in una squadra dal marchio prestigioso come quello del Biscione. Ringrazia Ericsson, ancora titolare grazie all'appoggio dei finanziatori di Longbow Finance S.A., società svizzera che controlla il team anche con fondi svedesi.

Nel corso della conferenza stampa è stata svelata anche la nuova livrea, principalmente bianca e con il cofano motore vestito del tipico colore rosso Alfa, sul quale compare anche il logo della casa milanese.

Queste le dichiarazioni di Marchionne: "Il ritorno di Alfa Romeo in F1 è un evento storico, un momento speciale non solo per noi, per il nostro Paese, per il nostro brand, ma anche per tutto il mondo della Formula 1. L'accordo con Sauber è figlio del rapporto con una scuderia che si è sempre fatta valere e che ha sempre avuto attenzioni nei giovani come nei desideri del fondatore Peter Sauber. Alfa sarà il capo sponsor del team e condividerà risorse tecniche, ingegneristiche ma anche commerciali. La power unit sarà la stessa della Ferrari ufficiale. Alfa darà opportunità a giovani piloti come in passato è accaduto per due campioni come Kimi Raikkonen e Felipe Massa che esordirono con questo team. Ho il piacere di annunciare che Charles Leclerc e Marcus Ericsson saranno i piloti ufficiali".

Inizia così la nuova era dell’Alfa Romeo in Formula 1, che grazie a questa trovata commerciale punterà a ridare spicco al settore stradale del marchio italiano, oltre che a risollevare la Sauber da una stagione completamente da dimenticare.

Carlo Luciani